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L’indice Rt torna sotto quota 1: quando il Lazio potrà tornare in zona gialla

L’indice Rt nel Lazio è tornato sotto quota 1, la soglia di sicurezza. Lo ha annunciato la Regione Lazio nel consueto bollettino sull’andamento dei contagi. È in calo anche il tasso di occupazione dei posti di terapia intensiva e dei reparti ordinari e infine rispetto ai casi registrati la scorsa settimana si assiste un calo di oltre 500 contagi.
A cura di Enrico Tata
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L'indice Rt nel Lazio è tornato sotto quota 1, la soglia di sicurezza. Lo ha annunciato la Regione Lazio nel consueto bollettino sull'andamento dei contagi. È in calo anche il tasso di occupazione dei posti di terapia intensiva e dei reparti ordinari e infine rispetto ai casi registrati la scorsa settimana si assiste un calo di oltre 500 contagi. La curva è in miglioramento, sebbene i casi giornalieri siano ancora stabilmente sopra quota mille, ed è probabile, se nei prossimi giorni il trend verrà confermato, che il Lazio tornerà in zona gialla appena possibile.

Quando il Lazio potrebbe tornare in zona gialla

Questo venerdì, come di consueto, verrà pubblicato l'aggiornamento delle tabelle dei 21 indicatori a cura dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: mostreranno probabilmente un miglioramento dei dati (Rt in testa) nella regione amministrata da Nicola Zingaretti, ma il Lazio continuerà a rimanere in zona arancione. Questo perché il dpcm del 3 novembre prevede la permanenza per 14 giorni almeno in uno scenario inferiore di rischio rispetto a quello che ha determinato lo spostamento in fascia rossa o arancione. In sostanza, se il Lazio presenterà numeri da ‘zona gialla', il conteggio dei 14 giorni partirà da venerdì. Questo significa che, se il trend in calo venisse confermato, il Lazio potrebbe tornare in zona gialla in seguito alla pubblicazione del monitoraggio di venerdì 5 febbraio, con le nuove regole che entrerebbero presumibilmente in vigore domenica 7 febbraio.

Così si legge nell'articolo 2, terzo comma del dpcm del 3 novembre:

Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale, secondo il procedimento di cui al comma 1, verifica il permanere dei presupposti di cui ai commi 1 e 2 e provvede con ordinanza all'aggiornamento del relativo elenco, fermo restando che la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione. Le ordinanze di cui ai commi precedenti sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto.

Per tornare ai numeri del Lazio, non si osserva solo un lento calo dei nuovi contagi giornalieri, ma anche un lento calo per quanto riguarda i ricoveri ordinari e quelli in terapia intensiva. Il tasso di occupazione di questi ultimi, per esempio, è sceso in pochi giorni dal 33 per cento al 31 per cento. Nei prossimi giorni, quindi, potrebbe scendere sotto la soglia di sicurezza fissata dal governo al 30 per cento. Un altro indicatore che potrebbe diventare positivo per il Lazio. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti letto ordinari (la soglia critica è fissata al 40 per cento), esso si attesta al 43 per cento e anche in questo caso il trend è in leggero calo.

Nel Lazio Rt a 0,94

I dati aggiornati a oggi, venerdì 22 gennaio, segnalano un Rt a 0,94 (poco sotto l'1), con un incidenza di 319 casi per 100mila abitanti. I contagi segnalati nell'ultima settimana sono stati 7747. La classificazione complessiva di rischio è stata segnalata come "moderata ad alto rischio di progressione a rischio alto".

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