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Lavinia investita all’asilo, donna alla guida dell’auto: “Ho visto un fagotto rosa a terra e ho urlato”

“C’era un fagotto rosa in terra: ho capito di averla investita. Non c’erano adulti”, ha dichiarato la donna che ha investito la piccola. La maestra, accusata di abbandono di minore, non si è presentata all’udienza.
A cura di Beatrice Tominic
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Si è tenuta oggi pomeriggio la nuova udienza sulla vicenda della piccola Lavinia, bimba investita nel 2018, mentre si trovava all'asilo, a Velletri. All'epoca la piccola aveva 16 mesi: da quel momento, a causa delle ferite riportate, si trova in stato vegetativo. Ad investirla la mamma di un bambino che frequentava lo stesso asilo: "Quando mi sono avvicinata al parcheggio non c'era nessuno. Ho visto un fagotto rosa e ho capito di aver investito la piccola, anche se ho avuto dei dubbi: non c'era nessuno", ha spiegato. Se soltanto si fosse accorta prima della presenza della bimba, l'incidente si sarebbe potuto evitare.

Oltre alla donna che ha investito la piccola, anche la maestra risulta fra gli imputati, per abbandono di minore. Era attesa anche  lei nel corso dell'udienza di oggi, ma ha inviato un certificato medico in cui spiegava di non sentirsi bene e di trovarsi al pronto soccorso: non si è presentata. "Il racconto della mamma, che ha più volte sottolineato l'assenza di adulti nel parcheggio, aggrava la posizione della maestra", ha spiegato il papà di Lavinia, Massimo Montebove. "Dalla prossime udienza ci aspettiamo che la maestra sia presente: siamo molto curiosi di sentire la sua versione – ha rivelato poi a Fanpage.it – Quello che abbiamo sentito oggi sembra consolidare l'accusa di abbandono di minore".

Il racconto della donna che ha investito Lavinia

Nel corso di questa ennesima udienza, è stata ascoltata in aula la donna che ha investito la piccola Lavinia, accusata di lesioni gravissime. "Mentre mi avvicinavo al parcheggio dell'asilo non ho visto nessuno, sono entrata con l'automobile e ho toccato la siepe – ha dichiarato oggi in aula la mamma che ha investito la piccola – Ho fatto il giro intorno all'albero per mettermi in posizione di uscita: soltanto una volta fermata la macchina ho visto che nei pressi del cancello c'era un fagotto rosa in terra. Mi sono avvicinata e ho riconosciuto la piccola".

Poi ha continuato: "Ho capito che l'avevo investita, poi ho avuto dei dubbi: non c'era nessuno. Così ho urlato e chiamato la maestra che si trovava all'interno dell'asilo e insieme siamo arrivate al pronto soccorso".

La reazione dei genitori

L'assenza in aula della maestra è stata totalmente inaspettata per i genitori della piccola Lavinia: "Non commento, spero sia presente alla prossima", ha dichiarato il papà di Lavinia. "Per noi è stata un'udienza positiva, la donna che ha investito mia figlia ha più volte sottolineato la totale assenza di adulti nel parcheggio in cui si trovava Lavinia quando è stata investita – ha poi aggiunto – Chiunque si sarebbe potuto trovare al suo posto." Diverso, invece, sembra essere il ruolo della maestra della struttura che, nel frattempo, si è scoperta essere non a norma, priva di diverse autorizzazioni richieste dalle normative recenti. "Comunque andrà questo processo, c'è un dato. Lavinia è entrata all'asilo ed era sana, ne è uscita in questa situazione: mi auguro che processo stabilisca la verità dei fatti. Il nostro avvocato si augura di poter arrivare alla sentenza di primo entro Natale".

Anche la mamma di Lavinia, Lara Liotta, è intervenuta a riguardo: "Mi aspettavo il malore della maestra almeno tanto quando sapevo che la mamma che ha investito Lavinia avrebbe parlato – ha dichiarato – Ma il vero malessere resterà sempre e soltanto quello di mia figlia".

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