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L’assessore D’Amato dice che produrre il vaccino Sputnik nel Lazio è un’ipotesi molto concreta

L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it che l’ipotesi che il Lazio possa produrre il vaccino russo Sputnik “è molto concreta”. Verrà sottoscritto un accordo tecnico-scientifico con l’istituto Gamaleya di Mosca nel cui ambito c’è anche il tema del trasferimento delle tecnologie per la produzione.
A cura di Simone Gorla
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L'ipotesi che il Lazio possa produrre il vaccino Sputnik V "è molto concreta perché noi abbiamo una capacità produttiva sia rivolta alla produzione dei vaccini cosiddetti mRna sia alla produzione di quelli a struttura adenovirale come lo Sputnik". Lo ha detto a Fanpage.it l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, a margine dell'inaugurazione dell'hub alla stazione Termini.

Accordo con Mosca per trasferimento delle tecnologie nel Lazio

"Rispetto a questo vaccino specifico si è stabilito un rapporto scientifico molto importante con il Gamaleya di Mosca, verrà sottoscritto un accordo tecnico-scientifico nel cui ambito c'è anche il tema del trasferimento delle tecnologie nel Lazio per la produzione di questo vaccino. Chiaramente prima di somministrare qualsiasi farmaco deve essere autorizzato dagli enti regolatori, ma Ema ha iniziato la review e attendiamo le decisione", ha aggiunto l'assessore.

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La Regione Lazio sarebbe pronta a comprare il vaccino russo Sputnik V se l'acquisto non sarà fatto a livello europeo o italiano. "Auspichiamo che ci sia un'opzione per l'acquisto del vaccino o a livello europeo o italiano, o noi siamo pronti a farlo come Regione Lazio", ha aggiunto D'Amato. "Per quanto riguarda la produzione i tempi sono più lunghi, servono infrastrutture tecnologiche che richiedono mesi".

Inaugurato il nuovo vaccinale a Roma Termini

È stato inaugurato oggi, sabato 6 marzo, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il nuovo sito regionale di vaccinazione anti-Covid della ASL Roma 1 allestito da Croce Rossa Italiana presso la stazione di Roma Termini. Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, il Presidente Nazionale CRI, Francesco Rocca e il Direttore Generale della ASL Roma 1, Angelo Tanese.

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Il nuovo centro si aggiunge ai punti vaccinali aperti alla Nuvola dell’Eur, all’Auditorium – Parco della Musica e presso l’area Lunga Sosta dell’aeroporto di Fiumicino si aggiunge un altro importantissimo spazio dedicato alle vaccinazioni anti-Covid, questa volta nel cuore della Capitale.

L’hub Termini è dotato di 17 postazioni di anamnesi e 24 dedicate alla vaccinazione, sono inoltre presenti 2 postazioni ad uso esclusivo delle persone diversamente abili. Nel nuovo centro vaccinale saranno effettuati inizialmente 600 vaccini al giorno a partire dal personale scolastico, per poi aumentare progressivamente fino a 2.000 vaccinazioni al giorno a regime.

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