L’amico di Simona Bortoletto, travolta e uccisa a Fiumicino: “Voglio giustizia, lo dobbiamo a lei”

Un racconto distrutto quello di Cristian, un amico di Simona Bortoletto, la 35enne travolta e uccisa a Fiumicino nei giorni scorsi. Alla guida un uomo che conosceva la vittima: indagini in corso per cercare di chiarire quale rapporto avessero i due.
A cura di Beatrice Tominic
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L’amico Cristian e Simona Bartoletto.
L’amico Cristian e Simona Bartoletto.

"Per Simona voglio giustizia, glielo dobbiamo". Queste la parole dell'amico Cristian sulla morte di Simona Bortoletto, la trentaquattrenne investita e uccisa a Fiumicino lo scorso martedì. Al volante dell'auto che l'ha falciata un uomo che conosceva con cui, poco prima aveva cenato, Cristiano Maggetti, trentaquattrenne già con il braccialetto elettronico per stalking all'ex moglie. Nel corso della serata i due avrebbero avuto una lite, mai confermata da lui. Gli inquirenti adesso vogliono comprendere quale legame li unisse: per questa ragione stanno passando al vaglio i telefonini dei due, alla ricerca di chat e messaggi.

Simona Bortoletto.
Simona Bortoletto.

Dopo i ricordi delle colleghe, alcune delle quali avevano visto Simona la mattina stessa della tragedia, Fanpage.it ha parlato con uno dei suoi migliori amici, Cristian.

"Lei era una ragazza solare, dolce, voleva bene a tutti. Se avevi un problema, era la prima a correre, generosa anche con chi non se lo merita, era sempre in prima linea. Lei era amica di tutti, ma non tutti erano amici suoi – racconta a Simona Berterame Cristian – Alcuni se ne approfittavano, io la bacchettavo. Per questo non mi ha mai raccontato di questo Cristiano (Maggetti, ndr). Non si vedeva alle feste, né sue né del bambino".

L'appello di Cristian: "Se sapete qualcosa parlate"

Cristian ha scoperto per caso che la trentacinquenne uccisa era la sua amica. "Mi ha chiamato un amico. Mi ha detto lui che Simona era morta. Quando mi ha detto che era lei, mi è crollato il mondo addosso – continua Cristian – Chi l'ha investita deve pagare. Io chiedo giustizia".

E poi ha lanciato il suo appello: "Chiunque sappia qualcosa parli. Se altri che conoscevano Simona sanno qualcosa, si facciano avanti. Per dire se  realmente c'era una relazione, se era una relazione sana. Lo dobbiamo a Simona".

I fiori sul luogo dell’incidente.
I fiori sul luogo dell’incidente.

Il ricordo delle colleghe: "Siamo sconvolte"

Solare, generosa, allegra. Sempre disposta ad aiutare chiunque glielo chiedesse. Così le colleghe hanno descritto Simona Bortoletto oggi a Fanpage.it. "Quella mattina ci siamo salutate, poi qualche ora dopo non c'era più – dice una di loro – Noi siamo sconvolte, dobbiamo ancora riprenderci da questa terribile notizia".

Le ha fatto poi eco un'altra: "Dovevamo vederci, ma non abbiamo fatto in tempo – ha spiegato – Chi l'ha travolta e uccisa deve pagare. Ma che si tratti di un femminicidio o di un incidente stradale, Simona indietro non torna più".

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