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La mamma di Leonardo morto a 19 anni a Corso Francia: “Chi ha visto com’è caduto parli”

Fanpage.it ha intervistato Paola, la mamma di Leonardo Lamme, 19enne morto in moto lungo Corso Francia il 7 aprile scorso. “Chi ha visto perché è caduto parli”.
A cura di Redazione Roma
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"Chiunque abbia visto cosa sia sia successo quando Leonardo ha perso il controllo della moto e perché sia caduto parli. Vogliamo solo sapere la verità, capire cosa è successo a nostro figlio, affinché abbia giustizia". Sono le parole della mamma di Leonardo Lamme, il diciannovenne caduto dalla moto in Corso Francia nel pomeriggio di giovedì scorso 7 aprile e morto sul colpo. I genitori del giovane, amico di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due sedicenni investite e uccise sulla stessa strada a dicembre 2019, hanno lanciato un appello per chiedere agli automobilisti che intorno alle ore 17 di quattro giorni fa viaggiavano lungo la strada dietro al figlio e hanno assistito all'incidente di raccontare quanto hanno visto.

"Gli operai hanno tolto ogni traccia"

Fanpage.it ha parlato con Paola, la mamma del diciannovenne: "Da una prima ricostruzione le informazioni che stanno emergendo sono indirizzate sull'asfalto, poiché Leonardo non ha avuto collisione con nessun mezzo". Dopo l'incidente i famigliari di Leonardo si sono recati sul luogo del sinistro: "Proprio in quel punto c'era una ‘toppa' di uno spessore elevato – spiega Paola – verso mezzanotte e mezza è infatti arrivata una squadra di operai che si è occupata del rifacimento del manto stradale, quando siamo arrivati avevano tolto ogni traccia".

L'appello: "Cerchiamo testimoni"

"Noi siamo convinti che a causare la morte di Leonardo siano state le condizioni del manto stradale, purtroppo non ci sono al momento persone che possano testimoniare la causa per la quale è caduto" spiega la mamma. E aggiunge: "Non abbiamo mai creduto che Leonardo abbia fatto tutto da solo. Mio figlio aveva la moto da due anni, sapeva perfettamente tenere il controllo, aveva il senso del pericolo e aveva la testa sulle spalle. Dev'esserci per forza una motivazione. Se qualcuno abbia visto qualcosa si faccia avanti, perché noi vogliamo solo la verità, capire cosa è successo a nostro figlio, affinché abbia giustizia".

La solidarietà della mamma di Elena Aubry

Sulla vicenda è intervenuta Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, la motociclista morta il 6 maggio del 2018 sulla via Ostiense a causa delle condizioni del manto stradale, che ha rivolto un messaggio di solidarietà ai genitori di Leonardo: "Si riapre una ferita, sono vicina a questa madre, le persone non sanno quanto sia devastante perdere un figlio sulla strada. Quanto accaduto mi ha fatto indignare, ovviamente sarà il pubblico ministero che accerterà quali sono le accuse, ma il fatto che i sospetti ricadano sulle condizioni del manto stradale riaccede un problema non risolto in città. Nel 2020 grazie all'applicazione Anomaleet, che rileva le anomalie del manto stradale, abbiamo realizzato una mappatura con gli ammaloramenti delle strade di Roma, spero che il progetto abbia un seguito e lancio un appello al sindaco Roberto Gualtieri, mi aspetto una sua telefonata, lavoriamo insieme sulla sicurezza stradale".

Di Alessia Rabbai e Simona Berterame

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