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Investito da una moto entra in coma: morto dopo 4 giorni il professore di filosofia Marco Visentin

L’uomo insegnava filosofia al liceo romano Augusto Righi. Gli amici e i familiari di Marco Visentin hanno lanciato un appello per cercare testimoni dell’incidente, avvenuto venerdì mattina. “Non serve a salvarlo, purtroppo, ma dà a noi amici, increduli, impotenti, straziati, almeno un quadro più chiaro di cosa sia successo. Come avrebbe detto lui ‘consolamose co’ l’ajetto'”.
A cura di Natascia Grbic
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Marco Visentin, professore di filosofia del liceo di Roma Augusto Righi investito venerdì mattina, non ce l'ha fatta. La famiglia ha autorizzato nel pomeriggio di ieri l'espianto degli organi: Visentin era in coma irreversibile dal momento dell'incidente, per lui non c'era purtroppo più nulla da fare. A dare l'annuncio della tragica notizia, gli amici tramite i social: "In accordo con la famiglia abbiamo autorizzato l’espianto degli organi – scrive un'amica, Romina Pepe, su Facebook – Marco salverà la vita ad altre persone. Grazie a tutti per i numerosissimi messaggi di affetto e di vicinanza".

L'incidente venerdì mattina tra piazza Vittorio e via Mamiani

Marco Visentin è stato investito in prossimità delle strisce da uno scooter T-Max venerdì mattina. Alla guida, un uomo del 1963. L'incidente è avvenuto tra piazza Vittorio e via Mamiani intorno alle 8, sul posto sono giunti gli agenti di Polizia Locale del I Gruppo Trevi. Le condizioni dell'uomo sono apparse subito critiche: ricoverato in codice rosso all'ospedale San Giovanni, dove ha ricevuto tutte le cure del caso, è entrato in coma irreversibile subito dopo il sinistro. Visentin era uscito dalla sua abitazione di via Principe Amedeo per andare a fare la spesa: un'attività come tante di quelle che si svolgono nel quotidiano. Non avrebbe mai pensato che non sarebbe più tornato a casa. Le condizioni del conducente dello scooter, non sarebbero gravi.

L'appello di amici e familiari

La famiglia e gli amici hanno lanciato un appello, chiedendo a chiunque abbia assistito all'incidente di farsi avanti per chiarire la dinamica. "Chiunque si sia trovato venerdì mattina intorno alle otto tra Piazza Vittorio e via Mamiani e sa o ha visto qualcosa dell’incidente può scrivermi in privato – scrive la sua amica Romina Pepe – non serve a salvarlo, purtroppo, ma dà a noi amici, increduli, impotenti, straziati, almeno un quadro più chiaro di cosa sia successo. Come avrebbe detto lui ‘consolamose co’ l’ajetto'".

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