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Covid 19

Invalida a 84 anni attende per dieci giorni il tampone per il Covid: è in fin di vita in ospedale

Fanpage ha contattato l’avvocato che ha presentato alla Procura di Roma l’esposto per conto dei figli della donna di 84 anni, invalida, ricoverata in fin di vita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma. Con la febbre alta, ha atteso invanamente il tampone per dieci giorni.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha atteso per dieci giorni invanamente di essere sottoposta a tampone per la ricerca del coronavirus, dopo i quali, con la febbre alta e ormai in fin di vita, è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Camillo di Roma. Vittima della vicenda un'anziana di ottantaquattro anni, invalida al cento per cento. I figli della paziente, tramite l'avvocato Sergio Pisani ieri hanno presentato un esposto presso la Procura di Roma, per chiedere che venga fatta chiarezza sull'accaduto e capire se, intervenendo nei tempi corretti, con un tampone fatto subito e un ricovero per tempo, sarebbe potuta andare diversamente, senza che soffrisse, priva dell'assistenza medica di cui aveva bisogno. "La denuncia è un atto dovuto, al di là del caso singolo, in presenza di persone debilitate in questi casi urge intervenire immediatamente, perché un ritardo può provocare un aggravamento dello stato di salute e può venirsi a configurare un'ipotesi di reato" ha spiegato il legale Pisani a Fanpage.

Invalida a 84 attende per dieci giorni il tampone con la febbre

La donna ha manifestato febbre dopo che i suoi figli, che si prendevano cura di lei, hanno scoperto di aver contratto il coronavirus. Quando hanno visto che la colonnina di mercurio saliva, insospettiti che la madre fosse stata a sua volta contagiata, essendo entrata in contatto con loro, e preoccupati per le sue condizioni di salute, i figli si sono mobilitati e hanno avvertito il medico di base, che ha fatto richiesta affinché la sua paziente venisse sottoposta a tampone. Ma il tampone non è mai arrivato e, dopo un'attesa di dieci giorni, le condizioni di salute della donna sono precipitate, fino a richiedere il ricovero urgente in ospedale.

Ricoverata in terapia intensiva, ha una polmonite da Covid

I figli hanno trovato la madre al letto, con la febbre alta e priva di sensi. Immediata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze. Il personale sanitario arrivato in ambulanza l'ha soccorsa e trasportata all'ospedale San Camillo. Nel nosocomio romano, l'ottantaquattrenne è stata sottoposta a tampone, che ha confermato ciò che i figli sospettavano: l'esito positivo. La donna inoltre ha contrato una polmonite da Covid e le sue condizioni sono critiche. Sulla vicenda vuole vederci chiaro anche la Regione Lazio, che nelle ore scorse, tramite l'Unità di Crisi Covid-19, ha dichiarato di aver chiesto "una relazione alla Asl Roma3 e all'azienda ospedaliera San Camillo in merito alla vicenda, in particolare, sui ritardi nell'effettuazione del tampone molecolare".

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