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Il Tribunale impone a Raggi di riconoscere una bimba con due mamme

La sindaca Virginia Raggi e il Comune di Roma dovranno riconoscere la genitorialità di una donna nei confronti della minore avuta insieme alla sua compagna. Così ha stabilito il Tribunale, un altro passo avanti nella battaglia per i diritti e la tutela delle famiglie arcobaleno e delle coppie omosessuali.
A cura di Alessia Rabbai
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Il Tribunale di Roma ha imposto alla sindaca Virginia Raggi di riconoscere la genitoralità di due mamme nei confronti di una bambina, che dovrà essere considerata legalmente figlia di entrambe, con il diritto di avere due genitori. Il giudice ha accolto così il ricorso presentato dalle due donne alle quali l'ufficiale di stato Civile del Comune di Roma aveva negato l'annotazione dell'atto con il quale uno dei due genitori aveva riconosciuto davanti all'ufficiale di Stato civile del Comune di Cerveteri la minore come sua figlia.

"Raggi non ha mai incontrato le famiglie arcobaleno"

Esultano i sostenitori delle famiglie arcobaleno, che da anni si battono per i diritti delle coppie omosessuali e dei loro figli. "La sindaca Raggi in tutti questi anni non ha mai neanche voluto incontrare le famiglie arcobaleno, mai. Cittadini e cittadine romane fantasmi agli occhi della Sindaca – scrive Marilena Grassadonia, Sinistra Italiana – Oggi il Tribunale di Roma le impone quello che per anni abbiamo provato a spiegarle in mille modi, chiedendo incontri formali, confronti informali e inviando pareri legali e note di ogni tipo. Oggi per l’ennesima volta un giudice ha scritto nero su bianco che i figli e le figlie con due mamme e due papà vanno tutelate per legge. Cara sindacaraggi noi non molliamo di un millimetro, la strada dei diritti è ormai avviata e non si fermerà. Siamo noi dalla parte giusta della storia ed è ora che la politica si assuma la responsabilità di legiferare per restituire dignità e serenità alle famiglie arcobaleno".

"Nessun figlio senza il diritto di avere due genitori"

"Una nazione che non riconosce il diritto ad essere madre, è una nazione che calpesta i diritti civili. In Italia da anni la politica volta le spalle quando deve assumersi la responsabilità di fare scelte importanti per riconoscere i diritti sacrosanti ai genitori e ai figli – commenta il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci – Proprio per questo, come sindaco di Cerveteri, ho personalmente registrato l'atto che sancisce la maternità dell'altra donna, compiendo un gesto in linea con i nostri principi Costituzionali che la sentenza del tribunale di Roma di fatto confermano. Questo gesto spero che sia da esempio, ma soprattutto che sia da sprone per il governo affinché nessun figlio venga lasciato senza il diritto di avere due genitori. Sono convinto che la data di oggi sarà ricordata nella lunga battaglia per i diritti civili".

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