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Il prefetto stoppa la norma di Gualtieri che riconosce residenza a chi occupa: “Ulteriori verifiche”

Il prefetto di Roma ha chiesto ulteriori verifiche alla direttiva firmata da Gualtieri. Secondo l’associazione Nonna Roma l’intervento del prefetto “è decisamente inopportuno nel metodo e nel merito”.
A cura di Enrico Tata
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Lo scorso 4 novembre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato una direttiva che autorizza la deroga, a discrezione del primo cittadino, all'articolo 5 del decreto Lupi. In pratica a Roma alcune persone che vivono in case occupate potranno registrare la residenza. La deroga è destinata, per esempio, a persone fragili e vulnerabili seguite dai servizi sociali, ai richiedenti asilo, ai nuclei familiari in condizioni di precarietà tale da mettere a rischio le condizioni igienico-sanitarie minime.

Il prefetto di Roma, Bruno Frattasi, ha incontrato ieri il capo di Gabinetto del Comune di Roma Capitale, Alberto Stancanelli, e l'assessore al Patrimonio e alle politiche abitative, Tobia Zevi. Al centro della discussione proprio la direttiva del 4 novembre scorso: "Un confronto cordiale e interlocutorio, e ne seguiranno altri", è stata definita la riunione dai partecipanti. Il prefetto ha però deciso di istituire un tavolo tecnico per approfondire alcuni casi di applicazione della direttiva. La Prefettura, si legge in una nota, "ha evidenziato l'opportunità di approfondire alcuni profili applicativi della direttiva anche in relazione al quadro normativo vigente in funzione di una sua successiva applicazione". In altre parole, la direttiva deve essere ulteriormente discussa prima di poterla applicare.

La destra attacca: "Gualtieri ostaggio delle occupazioni"

"Le perplessità del prefetto sono sacrosante e rispecchiano il pensiero di tutti i cittadini. Il problema di Gualtieri, però, è che oramai è sempre più ostaggio di tutte quelle associazioni che anche oggi rivendicano un diritto di abitazione che non hanno. Invitiamo quindi il primo cittadino di liberarsi dalla morsa di questi personaggi senza scrupoli e di ascoltare le giuste osservazioni del prefetto che reputa la decisione della giunta capitolina quanto meno non attuabile e soprattutto contro la legge. E' doveroso aiutare i più fragili ma al tempo stesso è ora di dire basta ai professionisti delle occupazioni", ha dichiarato in una nota il consigliere capitolino di Fratelli d'Italia Federico Rocca. Anche il gruppo della Lega in Campidoglio ieri aveva chiesto uno stop alla direttiva, le cui deroghe vengono giudicate "troppo ampie e generalizzate"

Nonna Roma: "Prefetto inopportuno, non c'è alcuna correzione da fare"

Secondo l'associazione Nonna Roma l'intervento del prefetto "è decisamente inopportuno nel metodo e nel merito. Vogliamo, infatti, segnalare che a questo atto si è giunti a seguito di un'ampia discussione in città che ha visto coinvolti cittadini, associazioni, consigli municipali e, infine, l'assemblea capitolina che impegnò il Sindaco in tal senso. La Direttiva, inoltre, applica semplicemente quanto previsto dalla normativa nazionale, individuando in maniera più specifica i criteri per la deroga all'art.5 del decreto Lupi", si legge in una nota. "Non c'è nessun tavolo tecnico da fare e nessuna modifica da apportare bensì serve attuare fin da subito quanto scritto in quella direttiva per dare, finalmente, la possibilità a migliaia di famiglie di poter accedere alla residenza e quindi ai più elementari diritti come l'allaccio alle utenze o all'assistenza sanitaria. Invitiamo i Municipi ed i relativi uffici dell'anagrafe a dare piena attuazione alla Direttiva che, vogliamo ricordare, è immediatamente applicabile. Ci mobiliteremo a partire dai prossimi giorni affinché non si torni indietro".

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