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A Roma residenza a chi occupa la casa. Gualtieri: “La dignità delle persone viene prima di tutto”

Le persone in condizioni di fragilità e precarietà abitativa potranno registrare la residenza anche se vivono in un’occupazione. A Roma da adesso sarà possibile agire in deroga all’art.5 del decreto Lupi, che escludeva dalle misure di welfare le fasce più deboli della popolazione.
A cura di Natascia Grbic
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A Roma le persone che abitano in un'occupazione abitativa potranno registrare la residenza. Il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato la direttiva che autorizza la deroga all'articolo 5 del decreto Lupi sul divieto di residenza e allacciamento ai pubblici servizi per i soggetti ‘meritevoli di tutela'. La mozione era già stata approvata dall'Assemblea capitolina a giugno: mancava solo la firma del primo cittadino per renderla effettiva.

Con l'articolo 5 le fasce di popolazione più deboli erano escluse dalle misure di welfare: non tutti potevano registrare la residenza a via Modesta Valenti, e la maggior parte era tagliata fuori da servizi cui avrebbero dovuto accedere per migliorare la propria qualità di vita. A giugno era stata presentata in Assemblea la mozione firmata dal Partito democratico a prima firma del presidente della commissione Patrimonio e politiche abitative Yuri Trombetti, che aveva dichiarato: "Finalmente togliamo l'ipocrisia che si cela dietro via Modesta Valenti".

"La dignità delle persone viene prima di tutto – ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri – Roma Capitale è per il rispetto della legge e, insieme alle altre istituzioni, abbiamo dato in questi mesi un forte impulso al ripristino della legalità, risolvendo criticità di anni in modo pacifico e condiviso. Inoltre, in questo ultimo anno, abbiamo lavorato costantemente per garantire un tetto ad ogni famiglia che ne ha bisogno, più che raddoppiando lo sforzo finanziario per il diritto alla casa. D'altro canto, non possiamo però dimenticare che tante persone, vittime di pesanti condizioni di precarietà, necessitano di un aiuto immediato. Ecco perché abbiamo sentito il dovere di tutelare quei diritti fondamentali garantiti dal riconoscimento della residenza. Ed è quello che vogliamo continuare a fare per evitare che chi vive ai margini venga spinto ancora di più nella disperazione".

Sarà il sindaco, a seconda dei casi, a stabilire quando si potrà derogare all'articolo 5 del decreto Lupi. La deroga è prevista per le persone seguite dai servizi sociali e con particolari fragilità e vulnerabilità, per chi ha un reddito inferiore a quello richiesto per accedere alle graduatorie Erp, per i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, per le le persone e nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa tale da mettere in discussione le condizioni igienico-sanitarie minime. Con la deroga, cade anche il divieto di partecipazione alle procedure di assegnazione di alloggi popolari nel caso di immobili Erp.

"Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato un provvedimento coraggioso e di buon senso – ha dichiarato l'assessore al Patrimonio e alle politiche abitative Tobia Zevi – Il decreto Lupi in questi anni non ha impedito una sola occupazione in tutta Italia; viceversa, ha creato difficoltà enormi alle persone che invece dovrebbero essere maggiormente tutelate nell'accedere ai servizi essenziali come il medico di base o il pediatra per i loro figli. Senza contare l'appesantimento di lavoro per gli uffici che sono costretti a concedere una residenza fittizia e comunque non sanno come trovare le persone".

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