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Il prefetto di Roma vieta con ordinanza manifestazione no vax e no green pass ai Pratoni del Vivaro

Il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha vietato ufficialmente l’organizzazione di qualsiasi manifestazione nell’area metropolitana di Roma dal 9 al 14 febbraio.
A cura di Enrico Tata
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Con un'ordinanza firmata oggi il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha vietato ufficialmente l'organizzazione di qualsiasi manifestazione nell'area metropolitana di Roma dal 9 al 14 febbraio che non sia stata preannunciata e autorizzata. L'ordinanza si riferisce all'intenzione dei no vax di organizzare un raduno nella spianata dei Pratoni del Vivaro, Castelli Romani, ma non solo. Il provvedimento, infatti, vieta qualsiasi manifestazione o sit in ‘clandestino' e non autorizzato in provincia di Roma. Dopo il no della questura di Roma alla manifestazione al Vivaro, gli organizzatori avevano annunciato una manifestazione in altre aree della provincia e questa decisione di Piantedosi ha l'obiettivo proprio di evitare sit in con location alternative e soprattutto comunicate all'ultimo. Nel prendere la decisione il prefetto "ha tenuto conto dei gravi riflessi sull'ordine e la sicurezza pubblica oltreché sulla sicurezza della circolazione stradale che potrebbero derivare dall'iniziativa".

Nonostante lo stop della questura, la manifestazione, si legge ancora nel testo dell'ordinanza, "potrebbe interessare oltre all'area individuata anche ulteriori zone, limitrofe e non, come peraltro dichiarato in un ulteriore video postato da Franzoni sul proprio profilo Telegram'. Franzoni afferma "di aver già individuato, in caso di divieto, un sito alternativo nel territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale, con gravi pregiudizi sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, anche in ragione della volontà manifestata di non comunicare il sito alternativo".

La questura di Roma è intervenuta in merito alla questione lo scorso 5 febbraio e ha vietato il raduno no vax che avrebbe dovuto svolgersi dal 10 al 13 febbraio ai Pratoni del Vivaro. L'obiettivo degli organizzatori era addirittura quello di "addestrare i non vaccinati alla resistenza" e organizzare "un esercito civile di liberazione nazionale". La questura ha spiegato che il divieto "è l'esito di valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica. Saranno predisposti, pertanto, specifici servizi interforze di ordine e sicurezza pubblica diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con ordinanza della Questura e con l'impiego dei reparti della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici servizi di viabilità".

La risposta degli organizzatori non si è fatta attendere e Nicola Franzoni, segretario del Fonte di Liberazione Nazionale, ha ribadito la volontà di organizzare la manifestazione: "Daremo vita all'esercito civile di liberazione nazionale con giuramento solenne di servizio al tricolore e all'Italia. Sarà una milizia non armata. Chi viene giurerà fedeltà all'esercito del Fronte. Faremo un gruppo capace di liberare l'Italia". Per questo, come detto, oggi è intervenuto anche il prefetto con un'ordinanza ad hoc.

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