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Covid 19

“Il Covid è una bugia per fare soldi”: medici negazionisti rischiano la radiazione dall’albo

Sospensione dall’esercizio della professione, fino alla radiazione dall’albo professionale. L’Ordine dei Medici di Roma promette severi provvedimenti nei confronti dei medici negazionisti del Covid, tre i procedimenti disciplinari in fase interlocutoria. Dieci riguardano invece dottori contrari ai vaccini.
A cura di Alessia Rabbai
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Medici negazionisti, che si confondono tra gli utenti nei commenti dei posti sui social network a tema Covid e vaccini antinflenzali, o che affermano attraverso interviste che "il coronavirus è una bugia, una messa in scena per il guadagno delle lobby mondiali, per fare soldi sulla gente". L'Ordine dei Medici di Roma si è mosso per non lasciare impuniti tali episodi complottisti, vittime dei quali potrebbero cadere cittadini che si affidano al parere di chi, come loro, fa parte della categoria di professionisti che tutela la nostra salute. Il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, spiega a Fanpage.it che sono tre i procedimenti disciplinari relativi a vicende a carico di dottori riguardanti posizioni sul Covid. Gli esposti sono arrivati all’ordine e sono in fase interlocutoria, ciò andrà fatto in presenza e sarà quindi necessario attendere tempi migliori, per renderlo possibile. Dieci procedimenti riguardano invece i vaccini antinfluenzali. L'intento dell'Ordine dei Medici è andare fino in fondo sulle responsabilità del singolo, spiega Magi: "Per i professionisti che negano il Covid è prevista la radiazione dall'albo professionale".

Medici negazionisti del Covi e contro i vaccini

I medici negazionisti del Covid, sui social network e tramite interviste a mezzo stampa sminuivano la gravità dell'emergenza sanitaria in atto, che ha provocato ad oggi oltre 3mila morti nel Lazio e oltre 67mila in tutta Italia, con frasi del tipo "l'Oms non ha mai dichiarato lo stato di pandemia" oppure con affermazioni senza alcun fondamento scientifico come "il coronavirus non provoca la polmonite interstiziale". A nulla serve per loro che parlano la testimonianza e il lavoro incessante e dedito al sacrificio dei colleghi che affrontano turni massacranti, muovendosi tra pazienti attaccati ai macchinari per la ventilazione, che lottano tra la vita e la morte. Medici che puntano il dito criticamente anche contro ciò che avverrebbe, a loro dire, nei reparti di terapia intensiva: "Ma non sapete che se si sente male un vostro caro lo fanno morire solo, dopo averlo sottoposto a trattamenti farmacologici di cui non siete a conoscenza, senza mai farvi vedere la salma?". Stesso discorso vale per la presa di posizione rispetto ai vaccini, come quello antinfluenzale, che secondo alcuni dottori "chiunque li propone è in malafede" perché "non servono a nulla" oppure "sono pericolosi".

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