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Francesco Morra si sente male e muore in carcere a 47 anni: sarebbe uscito tra tre mesi

Un 47enne è morto nel carcere di Cassino mentre era in cella. Sarebbe uscito a marzo per essere trasferito in una struttura riabilitativa. Disposta l’autopsia.
A cura di Francesco Esposito
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La casa circondariale San Domenico di Cassino
La casa circondariale San Domenico di Cassino

Un detenuto è morto all'interno del carcere San Domenico di Cassino, in provincia di Frosinone, sabato 21 dicembre 2025. Si chiamava Francesco Morra e aveva 47 anni. Si trovava nella cella, dove stava scontando un residuo di pena, quando si è sentito male. A dare l'allarme sono stati gli altri detenuti che si sono accorti della situazione.

Sono subito intervenuti sul posto gli agenti della polizia penitenziaria ed il personale sanitario del 118, ma ogni tentativo di rianimazione è risultato inutile. Morra sarebbe uscito dal carcere a marzo 2026. Era in attesa di essere trasferito in una struttura riabilitativa. La famiglia, tramite gli avvocati Claudio Persichini e Daniele Bartolomucci, ha chiesto che si faccia chiarezza sulla vicenda. Intanto la Procura della Repubblica ha disposto l'autopsia per stabilire le cause del decesso.

Morte detenuto a Cassino, il garante: "Il carcere più sovraffollato del Lazio"

Sulla morte di Francesco Morra è intervenuto anche il dottor Stefano Anastasìa, garante regionale per i diritti dei detenuti: "Aveva molti problemi di salute e a marzo sarebbe stato scarcerato, ma intanto, per sicurezza, era sotto chiave. Diabetico, cardiopatico, tossicodipendente, l’uomo era di Cassino lamentava da dieci giorni di non sentirsi bene", ha scritto in una nota.

Una storia collegata alla situazione generale del carcere San Domenico. "Con un tasso di affollamento del 185%, la Casa circondariale di Cassino è l’istituto più sovraffollato del Lazio, seguito da Latina e Rieti – continua Anastasìa -. Con una capienza regolamentare di 200 posti, i posti effettivamente disponibili sono 90. Al 30 novembre di quest’anno erano presenti 170 detenuti, di cui 60 stranieri".

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