Femminicidio Yirelis Santana, chiesti 24 anni di carcere per Sandro Di Carlo

Ventiquattro anni di carcere: questa è la pena richiesta dal pm per Sandro Di Carlo, l'operaio di Cassino accusato di aver ucciso a coltellate nell'appartamento di Frosinone la ventiquattrenne Yirelis Peña Santana. L'uomo avrebbe ucciso la donna a coltellato e poi sarebbe fuggito. Ad incastrarlo, un'impronta insanguinata isolata dalla polizia sul muro della stanza da letto della donna.
Il femminicidio di Yirelis Peña Santana
Yirelis Peña Santana, originaria della Repubblica Domenicana, aveva 34 anni quando è stata uccisa a coltellate, nell'abitazione in centro a Frosinone dove si era trasferita da appena un mese. A scoprire il suo corpo un vicino di casa, insospettito dalla porta di casa rimasta accostata, che ha immediatamente allertato le forze dell'ordine.
Gli inquirenti, in due giorni, sono riusciti a risalire a Sandro Di Carlo, incastrato da un'impronta delle scarpe di sangue. Chi indaga si è messo sulle sue tracce e ha perquisito la sua abitazione, dove ha trovato altri vestiti insanguinati. Poi gli agenti sono riusciti a raggiungerlo, individuandolo alla fermata di un bus ad Arce, nella provincia ciociara. Aveva ancora le suole delle scarpe macchiate di sangue.
Dopo l'arresto: il processo e gli accertamenti
Trasferito in carcere, a Regina Coeli, nei confronti di Di Carlo sono stati effettuati accertamenti psichici. "Mentalmente instabile da anni, nessuno ci ha aiutato", è quanto ha spiegato il padre del giovane operaio in aula, riportando i disturbi del figlio. Oggi, dopo la ricostruzione del pubblico ministero, per lui sono stati chiesti 24 anni di carcere. Ora la discussione passa alle parti civili.