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Yirelis uccisa a coltellate in casa a Cassino: trasferito a Regina Coeli il killer

È stato trasferito nel carcere di Regina Coeli a Roma Sandro Di Carlo, accusato di aver ucciso a coltellate Yirelis Peña Santana nella sua abitazione di Cassino.
A cura di Beatrice Tominic
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Yirelis Pena Santana e Sandro di Carlo
Yirelis Pena Santana e Sandro di Carlo

Il ventiseienne accusato di aver massacrato di botte e poi ucciso a coltellate Yrelis Peña Santana è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, a Roma, nel corso della tarda serata di ieri. La decisione di trasferirlo è stata presa nonostante nell'istituto penitenziario di Cassino sia presente un reparto riservato a coloro che si macchiano di reati Sex offender.

Per ricordare la ragazza, questa mattina è stato organizzato un momento di raccoglimento al parco  Baden Powell di Cassino per cui è prevista la partecipazione del Comune e dell'intera comunità.

Yirelis, uccisa nel suo appartamento una settimana fa

Il suo corpo è stato rinvenuto lo scorso sabato mattina, 27 maggio, nella sua abitazione di Cassino: ad ucciderla, come ha evidenziato in seguito l'autopsia sulla salma, le botte e le coltellate. Yirelis Peña Santana è stata ritrovata in un lago di sangue. Viveva a Cassino, nella provincia di Frosinone, ma era originaria della Repubblica Dominicana. Viveva in Italia da tempo, prima a Genova e Vercelli. Circa un mese fa era arrivata nel frusinate, dove ha conosciuto il suo assassino, un ragazzo di 26 anni di Cassino, rampollo di una nota famiglia di costruttori.

La morte della giovane risale probabilmente alla notte precedente al ritrovamento del corpo, fra venerdì e sabato. A lanciare l'allarme un vicino di casa che si è accorto della porta dell'appartamento della 34enne socchiusa. "All'inizio non ci ho dato peso, pensavo fosse una dimenticanza. Poi sono dovuto rientrare perché eravamo d'accordo che sarei passato a quell'ora per controllare la linea del gas. Ma ho visto il sangue nel tinello all'ingresso e ho chiamato la polizia", ha dichiarato.

L'arresto di Sandro Di Carlo, accusato di aver ucciso Yirelis

A meno di due giorni dal ritrovamento del corpo di Yirelis, la polizia ha arrestato Sandro Di Carlo, accusato dell'omicidio della ragazza. Il 26enne stava rientrando nella stazione di Arce con il bus, dopo una giornata trascorsa a Roma. Sulle suole delle sue scarpe c'era ancora il sangue della 34enne. Era già conosciuto dalle forze dell'ordine: due anni fa era stato condannato dal Tribunale di Cassino per lesioni e rissa. In seguito era stato costretto all'obbligo di firma per gli stessi reati.

Ad incastrarlo, oltre alle scarpe, anche il ritrovamento dell'impronta della sua mano ai piedi del corpo della ragazza senza vita, anche il sangue sui vestiti (analizzati a seguito di una perquisizione a casa sua mentre era nella capitale) e le scarpe sulle suole delle quali, una volta sceso dal bus, erano ancora presenti tracce di sangue.

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