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News sull'omicidio di Rossella Nappini a Roma

Femminicidio Rossella Nappini, giudizio immediato per il killer: “Vogliamo il massimo della pena”

Al via il processo sul femminicidio di Rossella Nappini, l’infermiera uccisa a coltellate nell’androne del palazzo di casa sua il 4 settembre 2023.
A cura di Beatrice Tominic
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Rossella Nappini e il palazzo al Trionfale in cui è stata trovata morta
Rossella Nappini e il palazzo al Trionfale in cui è stata trovata morta
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Omicidio aggravato dalla premeditazione e dall'avere agito per motivi abbietti e futili, con crudeltà contro una persona "a cui era legato da relazione affettiva cessata": queste le accuse nei confronti dell'uomo che, lo scorso 4 settembre 2023, ha colpito a coltellate e ucciso Rossella Nappini, infermiera del San Filippo Neri nell'androne del palazzo in cui viveva insieme all'anziana mamma, in zona Trionfale.

L'imputato è Adil Harrati, un quarantacinquenne di origine marocchina, con cui la donna aveva avuto una relazione in passato. Per il processo nei suoi confronti la Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato.

La prima udienza questa mattina

Si è aperto stamattina il processo ad Harrati, davanti alla Corte d'Assise di Roma. "Vogliamo il massimo della pena", hanno dichiarato i familiari dell'infermiera al termine dell'udienza di questa mattina. La prossima è prevista il 29 maggio, quando saranno chiamati ad intervenire gli investigatori della squadra mobile che hanno portato avanti le indagini.

"Sperava nel matrimonio per poter regolarizzare la sua posizione nel nostro Paese – ha dichiarato in aula l'avvocato della famiglia di Nappini – Chiudere la relazione è stato vanificare ogni suo intento. Ed è questo uno dei moventi del femminicidio", ha aggiunto.

Nel processo, come parti civili, sono stati ammessi i figli di Nappini, la mamma e la sorella, che più volte ha parlato ricordando l'infermiera. "Stavolta non sono riuscita a salvarti", aveva detto proprio lei all'indomani dell'assassinio. Oltre a loro anche l'associazione ‘Insieme a Marianna', rappresentata dall'avvocato Licia D'Amico e l'associazione italiana vittime vulnerabili di reato.

Il femminicidio di Rossella Nappini

L'ha uccisa con 56 coltellate mentre si trovava nell'androne del palazzo in zona Trionfale, in cui viveva con l'anziana madre. L'hanno ritrovata agonizzante alcuni residente che hanno fatto subito scattare l'allarme. Per lei non c'è stato più niente da fare. Inutile l'arrivo degli operatori del pronto soccorso, Rossella Nappini è morta poco dopo mentre si trovava ancora nel palazzo.

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