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News sull'omicidio di Rossella Nappini a Roma

Omicidio Roma, la sorella dell’infermiera uccisa: “Purtroppo questa volta non sono riuscita a salvarti”

L’infermiera di 52 anni è stata trovata senza vita nell’androne del palazzo di via Giuseppe Allievo, tra Trionfale e Primavalle. La zia: “Ultimamente non sembrava tanto tranquilla”.
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"Purtroppo questa volta non sono riuscita a salvarti. Una cosa è certa, starai vicino a papà come volevi. Riposa in pace sorellina mia". Questo lo straziante saluto affidato a Facebook da Monica Nappini, sorella dell'infermiera di 52 anni trovata in una pozza di sangue ieri pomeriggio nell'androne del palazzo di via Giuseppe Allievo, tra Trionfale e Primavalle. Una foto in bianco e nero ritrae una giovane Rossella abbracciare un cagnolino, la faccia divertita e un sorriso enorme. La stessa immagine viene condivisa anche dal cognato, che scrive: "Voglio ricordarti così cognata mia. T'ho voluto bene malgrado i nostri litigi. Mi mancherai tanto capocciona mia".

La zia: "Ultimamente non era tanto tranquilla"

"Doveva andare a fare la spesa per mamma, non è giusto che sia finita così", tra le prime parole della sorella, accorsa sul posto non appena saputo della tragica notizia: ha percorso il tragitto da San Lorenzo alla via dove Rossella Nappini abitava con la madre e i due figli sventolando un fazzoletto bianco dal finestrino dell'auto, per farsi largo nel traffico del pomeriggio. Le due sorelle, entrambe operatrici sanitarie al San Filippo Neri, erano molto legate, da quanto si intuisce dalle foto condivise e dai messaggi pubblicati sui social.

Non è chiaro a cosa faccia riferimento quel "questa volta" nel messaggio di saluto rivolto alla sorella, ma secondo quanto riportato da Repubblica, Rossella – separata e con due figli – di recente avrebbe attraversato un periodo di difficoltà, soprattutto in seguito alla pandemia, e in un paio di occasioni sarebbe stata ricoverata dopo episodi di forte stress. "Sapevamo che aveva problemi sentimentali", la dichiarazione delle colleghe al quotidiano: dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che gli inquirenti stanno indagando anche su presunte violenze ed episodi di stalking mai denunciati. La zia, accorsa anche lei in zona Trionfale-Primavalle, sembra confermare i presunti turbamenti della donna: "Era un periodo che non era tanto tranquilla, ma non so il perché. Non so nemmeno se fosse fidanzata: secondo me non aveva nessuno, ma non lo so con certezza".

Il cordoglio del San Filippo Neri

Rossella, come la sorella, lavorava al San Filippo Neri da tanti anni: aveva cambiato molti reparti, dall'Ortopedia al Day Surgery Multidisciplinare, fino al Poliambulatorio SFN dove stava da un anno e mezzo. All'ospedale, colleghi e colleghe sono profondamente scossi, tra le corsie aleggia un insolito silenzio di tomba. Non parla nessuno. La Asl Roma 1 e il San Filippo Neri esprimono il loro cordoglio e la vicinanza alla famiglia della loro dipendente tramite un messaggio su Facebook: "È stata uccisa una donna, ancora una volta. Questa donna era una nostra infermiera, lavorava all’ospedale San Filippo Neri. Era parte integrante della nostra comunità ed è doveroso che tutta la ASL Roma 1 si unisca simbolicamente nel cordoglio – insieme al Commissario Quintavalle e alla Direzione Aziendale – e nella espressione di ferma condanna della violenza, in ogni sua forma. Non esistono motivazioni reali per simili gesti, si tratta di una barbarie che dovrebbe farci riflettere e vergognare tutti".

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