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Emergenza rifiuti, Regione Lazio e Ama chiedono aiuto a Napoli per l’indifferenziata

La Regione Lazio e Ama hanno chiesto aiuto alla città di Napoli per il conferimento di 100 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati. A causa della chiusura dell’impianto di Roccasecca la città di Roma è di nuovo in emergenza e bisogno di un sito dove conferire l’immondizia. La società napoletana sta valutando la richiesta.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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La Regione Lazio e Ama Roma avrebbero chiesto aiuto alla città di Napoli per il conferimento di circa 100 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati. Ne dà notizia l'Ansa, che ha dichiarato di averlo appreso tramite fonti qualificate della Città metropolitana. La richiesta sarebbe stata inoltrata alla Sapna, società provinciale che gestisce i rifiuti nella Città metropolitana di Napoli, che ora sta valutando se accogliere o meno la richiesta d'aiuto della capitale, di nuovo in piena emergenza rifiuti dopo la chiusura dell'impianto di Roccasecca, in provincia di Frosinone. La discarica ha chiuso il primo aprile per l'esaurimento degli spazi e che Roma sarebbe andata in emergenza era praticamente annunciato. La capitale, infatti, annaspa da anni sul fronte della gestione dei rifiuti e la chiusura di un impianto era prevedibile mandasse in sofferenza il sistema.

Chiuso l'impianto di Roccasecca a Frosinone

L'azienda che gestisce l'impianto di Roccasecca ha inviato nei giorni scorsi una lettera alla Regione Lazio comunicando che "le volumetrie residue disponibili sono stimate per circa 5 giorni lavorativi e pertanto sarà possibile conferire fino all'esaurimento della capacità residua". Alla scadenza di questi giorni conferire a Roccasecca non sarebbe stato più possibile, pertanto era necessaria una nuova soluzione. A causa della chiusura di Roccasecca, la Saf di Colfelice ha informato Ama che non avrebbe più potuto ricevere le 200 tonnellate al giorno che riceveva dalla Capitale. Un grosso problema, considerando anche lo scandalo dei rifiuti che nelle scorse settimane ha travolto la Regione Lazio con l'arresto della dirigente Flaminia Tosini e dell'amministratore delle società Ngr Srl e Mad Srl Valter Lozza che hanno messo ancora più in ginocchio la regione sul fronte della gestione dell'immondizia. La sindaca ha annunciato che sarebbe stata avviata la revoca per la realizzazione della discarica di Monte Carnevalenella Valle Galeria (la nuova Malagrotta) e ha chiesto pubblicamente al governatore Nicola Zingaretti di "ritirare il piano regionale dei rifiuti, che impone l'apertura di discariche a Roma – definendolo – una scelta che noi romani abbiamo dovuto subire".

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