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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi, Pietro: “Il Vaticano indaga per verità di comodo, papa Francesco alzi la voce”

Pietro Orlandi ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Papa Francesco sicuramente sa cosa è successo a mia sorella, come lo sapevano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”.
A cura di Enrico Tata
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"Papa Francesco sicuramente sa cosa è successo a mia sorella, come lo sapevano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Bergoglio sa cosa è accaduto altrimenti non mi avrebbe detto ‘Emanuela sta in cielo, Emanuela è morta'". Così Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, che ha presentato ai microfoni di Radio Cusano Campus la manifestazione che si terrà sabato 14 gennaio.

L'occasione è quella del compleanno della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983: il 14 gennaio 2024, infatti, Emanuela Orlandi compirebbe 56 anni. E proprio per questo il fratello Pietro ha organizzato, come ogni anno, una manifestazione in piazza Cavour per chiedere la verità sul mistero della sorella, attesa da oltre quarant'anni.

"Ancora una volta, come ogni anno, sarà presente tanta gente comune. Persone che continuano a stupirmi, soprattutto quelle che verranno da fuori Roma. La manifestazione di sabato ovviamente servirà a spingere, per accelerare i tempi per la formazione della Commissione parlamentare d'inchiesta visto che purtroppo ancora non si è mosso praticamente nulla. L'unica cosa positiva da quanto ho saputo è che il presidente della Camera Fontana ha inviato delle lettere ai capigruppo sollecitandoli ad accelerare i tempi, a inviare i nomi di chi dovrà far parte della stessa Commissione. In tal senso, so che qualche partito lo ha già fatto prima di Natale. Adesso mi auguro che faccia altrettanto il presidente del Senato La Russa", ha spiegato Pietro a Radio Cusano Campus.

Sulla Commissione parlamentare d'inchiesta, a cui hanno dato il via libera sia Camera che Senato, Orlandi ha detto: "La mia paura è sempre quella che qualcuno voglia rallentare i lavori della Commissione, per effetto di pressioni subite dall'esterno da parte di chi questa Commissione non la vuole. Il Vaticano in primis e tutti coloro che gli sono asserviti".

Infine Orlandi ha rivolto un appello a Papa Francesco, che ha deciso "di chiedere alla Procura vaticana di aprire finalmente un'inchiesta, invitando il Procuratore Alessandro Diddi a indagare a 360 gradi, senza fare sconti a nessuno. Invece, non si è mosso nulla quindi se ci tiene veramente, il Pontefice alzi la voce perché il Vaticano non sta facendo quello che Papa Francesco ha chiesto. In realtà adesso secondo me la Procura vaticana sta indagando solo per trovare una verità di comodo".

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