video suggerito
video suggerito

Elia 17 Baby, risse e lanci di posacenere al concerto: il trapper cacciato dai locali di Roma

Il trapper romano Elia 17 Baby, già noto alle cronache per essere stato arrestato a marzo, ha passato un sabato sera all’insegna delle risse e dei litigi. Come raccontato da lui stesso sui social, sarebbe stato cacciato da diverse discoteche della capitale per il suo comportamento aggressivo ed esaltato.
A cura di Natascia Grbic
36 CONDIVISIONI
Immagine

Botte, insulti, lanci di posacenere e minacce di ‘puncicate' nelle discoteche. Il trapper Elia 17 Baby, già noto alle cronache per l'arresto con l'accusa di spaccio dopo che è stato trovato in casa con 1500 dosi di hashish e armi di vario tipo, ha passato il sabato sera a fare a botte nei locali di Roma e a farsi cacciare dal personale della sicurezza. A riportare la notizia, Il Messaggero. La notte di follia è cominciata in un noto locale al Mandrione, dove era prevista l'esibizione del trapper. Alcune persone tra il pubblico gli hanno lanciato dei cubetti di ghiaccio, lui ha risposto col lancio di un posacenere. Allontanato dalla sicurezza, ha deciso di cercare altri locali dove continuare la serata. Ma le cose non sono evolute in senso positivo, anzi. "Cacciato dalla seconda discoteca della sera. Ora vediamo alla terza che succede". Anche qui non va meglio: rissa contro quattro turisti spagnoli che alla fine lo lasciano stare. "Ci venite dalla Spagna per fare 4 contro 1: mi devo pure comportare bene in quella discoteca, perché altrimenti lo sai quante puncicate prendevate?".

L'arresto a marzo per spaccio di droga

Come detto, quello di Elia Di Genova non è un nome nuovo alle cronache (e soprattutto alle forze dell'ordine). Lo scorso marzo è stato arrestato dagli agenti del commissariato Villa Glori con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.In casa aveva circa 1500 dosi di hashish, pronte per l'accusa a essere vendute, oltre a duemila euro in contanti, diversi coltelli, e una pistola scacciacani. Per i legali di Elia 17 Baby non si tratterebbe di spaccio ma di uso personale dato che in casa non sono stati trovati strumenti per la divisione dello stupefacente. Ma per chi indaga il sospetto è che Di Genova "sia solito gestire un'attività di cessione di hashish ben organizzata e vanti contatti abituali con soggetti in grado di rifornirlo di ingenti quantitativi di sostanza".

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views