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Elezioni regionali Lazio 2023

Elezioni regionali Lazio, Leodori (Pd): “Abbiamo risanato la sanità, ora abbatteremo liste d’attesa”

“Due obiettivi: utilizzare al 100 per 100 le risorse del Pnrr e intervenire sulla sanità, abbattere le liste d’attesa e migliorare la situazione dei pronto soccorso della nostra Regione”. Così Daniele Leodori, capolista del Partito democratico, nella circoscrizione di Roma e provincia, alle prossime elezioni regionali del Lazio nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.it.
A cura di Enrico Tata
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Daniele Leodori è capolista del Partito democratico, nella circoscrizione di Roma e provincia, alle prossime elezioni regionali del Lazio. Presidente del Consiglio regionale, poi vicepresidente della Regione Lazio, attualmente ha assunto le funzioni di presidente dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, eletto in Parlamento.

Un bilancio di questi anni in cui la Regione è stata amministrata dal centrosinistra. Quali sono gli obiettivi raggiunti dall'amministrazione Zingaretti?

Dal rilancio della Regione al risanamento della sanità, dalla lotta al Covid alla successiva campagna vaccinale e, durante l'emergenza pandemica, il fatto di aver aiutato le aziende del nostro territorio a contrastare e a combattere quel momento così difficile. Il Lazio è stato tra le regioni italiane che hanno affrontato meglio l'emergenza pandemica e poi la vaccinazione e, in un momento di difficoltà come quello, siamo riusciti a salvaguardare la tenuta socio economica del territorio.

Due obiettivi da raggiungere in caso di vittoria di Alessio D'Amato alle elezioni.

Utilizzare al 100 per 100 le risorse del Pnrr e intervenire sulla sanità: abbattere le liste d'attesa e migliorare la situazione dei pronto soccorso della nostra Regione. Siamo usciti dal commissariamento e adesso possiamo concentrarci sugli obiettivi di rilancio di questo settore e della sua riorganizzazione complessiva dopo anni di sacrifici.

Riconosce, quindi, che sulla sanità c'è un problema di liste d'attesa troppo lunghe nel Lazio…

Si, c'è da migliorare il tema delle liste d'attesa, che il Covid, purtroppo, ha complicato in maniera importate. In questi tre anni tutta l'Italia si è concentrata sulla pandemia e il tema della prevenzione è stato trascurato. Non solo dalle amministrazioni, ma anche dai cittadini che, ovviamente, hanno pensato prima a contrastare il virus e poi al resto. Da questo punto di vista dobbiamo assolutamente tornare ad invertire la tendenza e tornare a puntare sulla prevenzione, sull'abbattimento delle liste d'attesa, sull'efficienza dei pronto soccorso. Sono tutti obiettivi strategici che vanno raggiunti. Le liste d'attesa, per esempio, si abbattono con un programma di investimento importante in modo da aumentare gli orari dedicati negli ambulatori e nei poliambulatori.

Che differenza c'è tra la vostra proposta e quella del centrodestra di Francesco Rocca?

Si tratta di due visioni alternative. Noi pensiamo alla tenuta sociale del sistema e rivendicheremo una continuità rispetto all'azione amministrativa portata avanti in questi anni, che ha messo al centro lo sviluppo, i giovani, la formazione, la ricerca. Vogliamo programmare il rilancio di una regione che dovrà diventare attrattiva per gli investimenti delle aziende e allo stesso tempo il Lazio dovrà fare della formazione e dell'innovazione un fiore all'occhiello della sua proposta di rilancio. Per questo, ad esempio, abbiamo immaginato il tecnopolo di Roma dedicato alla formazione universitaria e post universitaria. Dobbiamo concentrarci sulla nostra proposta e meno sugli altri. La nostra idea è volta al rilancio e al futuro e questo credo sia il miglior biglietto da visita da presentare agli elettori in queste ultime settimane di campagna elettorale.

Secondo i sondaggi, un'alleanza tra Pd e 5 Stelle avrebbe favorito la vittoria del centrosinistra nel Lazio. Davvero non si poteva fare qualcosa in più per trovare un candidato comune?

Evidentemente non ci siamo riusciti. Adesso dobbiamo lavorare per far si che questa proposta elettorale sia vincente. Dovremo spiegare come questa alleanza, che non è la stessa che ha governato in questi anni, sia in grado di rilanciare il Lazio e di portarlo a pieno titolo tra le regioni più competitive d'Europa.

Perché un elettore di centrosinistra dovrebbe votare D'Amato e non Donatella Bianchi, la candidata del Movimento 5 Stelle?

Per l'affidabilità che abbiamo dimostrato in questi anni, per aver lavorato al rilancio e alla tenuta sociale della regione. La garanzia per gli elettori sono gli obiettivi che abbiamo raggiunto in questi anni e che rilanceremo ulteriormente, rispetto alla tenuta sociale, alla parità di genere e generazionale, tutti obiettivi strategici che non vedo negli altri programmi elettorali.

Quello dei rifiuti sarà uno dei temi più importanti della campagna elettorale poiché è uno dei più sentiti dai cittadini. La Regione Lazio è d'accordo con l'intenzione di Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore a Roma?

La Regione Lazio ha già fatto quel che doveva fare: ha approvato il Piano rifiuti, è intervenuta sulla raccolta differenziata, ha lavorato sull'impiantistica. Ora c'è un commissario straordinario, Gualtieri, che si dovrà occupare della chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma e lo potrà fare in autonomia. La Regione non dovrà fare nulla di più di quello che ha già fatto.

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