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Droga e molesta 4 compagne minorenni della figlia: condannato a 6 anni di carcere

Sei anni di reclusione è la condanna del gup nei confronti di un papà accusato di aver drogato e molestato le compagne minorenni della figlia.
A cura di Alessia Rabbai
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Avrebbe drogato e molestato quattro compagne minorenni di sua figlia, per questo ieri un quarantacinquenne romano residente in zona Torre Spaccata è stato condannato a sei anni di reclusione. Questa la decisione del giudice dell'udienza preliminare arrivata ieri e riportata da Il Messaggero, nell'ambito del processo che si è celebrato con rito abbreviato. L'uomo è finito davanti ai giudici nel 2019, dopo essere stato arrestato con l'accusa del reato di violenza sessuale aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti. Vittime degli abusi sarebbero quattro giovani, che al momento in cui sono accaduti i fatti, tra il 2018 e il 2019, avevano un età compresa tra i tredici e i diciassette anni. L'imputato, assistito dal suo legale difensore, sulla vicenda ha respinto tutte le accuse che gli sono state rivolte. Nei suoi confronti lo scorso 20 settembre il pubblico ministero aveva chiesto nove anni di reclusione.

L'uomo adescava le adolescenti in una stanza e le palpeggiava

Secondo quanto emerso in sede d'indagine e sostenuto dall'accusa l'uomo avrebbe approfittato della presenza in casa delle compagne di classe di sua figlia, che invitava per fare i compiti e trascorrere insieme i pomeriggi dopo scuola. Lui si proponeva agli altri genitori per andarle a prendere al suono della campanella e, una alla volta, le avrebbe attirate con una scusa all'interno di una stanza, allontanadole dal gruppo, per toccarle nelle parti intime. Il quarantacinquenne secondo l'accusa avrebbe molestato le ragazze, arrivando ad offrirgli anche cocaina. Una vicenda venuta alla luce a seguito della denuncia delle famiglie delle ragazze, arrivata la quale sono partite le verifiche nei confronti del papà ed è scattata la misura di custodia caurtelare. Una delle adolescenti si è infatti confidata con i genitori, che l'hanno ascoltata e si sono immediatamente rivolti alle forze dell'ordine. Un caso che non è rimasto isolato, portando alla luce le altre tre vittime.

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