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Dopo 24 giorni Ennio rientra in casa sua: “Me l’hanno occupata e distrutta”

Questa mattina Ennio, insieme ai carabinieri, è tornato nella sua abitazione a Don Bosco. La sua casa era stata occupata il 13 ottobre da una donna, che aveva approfittato del fatto che l’86enne fosse andato a fare alcune visite mediche. L’anziano ha dichiarato ai giornalisti presenti sul posto questa mattina, che la casa è stata distrutta all’interno.
A cura di Natascia Grbic
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Il signor Ennio questa mattina è tornato a casa. Questa mattina l'86enne, cui una donna aveva occupato casa nei giorni scorsi, mentre si era assentato per delle visite mediche, è rientrato nell'abitazione. Accompagnato dai carabinieri, hanno prima suonato alla porta, senza ottenere risposta. È arrivato poi il fabbro per aprire la serratura, ma prima che potesse intervenire è arrivata la signora che aveva occupato la casa, che ha aperto con la chiave. "È la fine di un incubo", ha dichiarato Ennio, sollevato dal fatto di poter rientrare in casa sua. L'86enne ha accusato un malore dall'emozione: dalle prime informazioni, sembra che l'abitazione sia stata distrutta all'interno. "Aspettiamo che cambiano la serratura, poi con calma darò una mano a Ennio per verificare se manca qualcosa – ha dichiarato il legale dell'uomo, Alessandro Olivieri – Ennio stava svenendo, abbiamo dovuto farlo sedere e stiamo cercando di tutelarlo in tutte le maniere". Momenti di tensione si sono registrati quando è arrivata la donna che ha occupato l'abitazione dell'86enne insieme a due persone che la stavano accompagnando, ma non ci sono stati problemi di ordine pubblico.

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Un incubo per Ennio iniziato il 13 ottobre

L'incubo di Ennio è cominciato il 13 ottobre quando, dopo aver fatto delle visite mediche per la sua cardiopatia, è tornato a casa, non riuscendo a entrare. La serratura era stata cambiata, e sulla porta c'erano evidenti segni di scasso. Nella notte qualcuno era entrato nella casa, occupandola. Ennio ha così chiamato i carabinieri, che però, in assenza di disposizioni del magistrato, non sono potuti intervenire nell'immediato. "Non è stata riconosciuta la flagranza del reato – aveva spiegato l'avvocato Olivieri a Fanpage.it – e perciò il mio assistito non ha avuto modo non solo di riavere il suo appartamento, che ha regolarmente acquistato, ma neanche di recuperare i suoi oggetti personali". Ennio era andato a stare dal fratello, ma voleva tornare a casa sua: all'interno c'erano tutti i suoi ricordi, una vita intera in quelle quattro mura. E l'idea che qualcosa potesse andate perduto, o venduto, lo faceva stare male.

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Ennio: "Sono dei farabutti, soffro di cuore"

"Questi sono dei mascalzoni, dei farabutti, come si fa a fare una cosa del genere? Io non sto bene, soffro di cuore, non mi posso emozionare. Non mi hanno fatto entrare nemmeno per prendere le mie medicine salvavita e le ricette per acquistarle", aveva dichiarato Ennio a Fanpage.it. "I militari hanno suonato e ha aperto una signora – aveva continuato il legale – Le hanno chiesto i documenti, detto a Ennio di aspettare e sono entrati nell'appartamento. Una volta usciti, hanno detto al signore che erano molto dispiaciuti ma che doveva allontanarsi, denunciare l'accaduto, e magari con l'aiuto di un avvocato provare a tentare un po' di strade per rientrare in possesso di ciò che è suo".

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