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Incendio al Tmb dell’ex discarica di Malagrotta, la Protezione Civile: “Tenete le finestre chiuse”

Dopo l’incendio scoppiato nell’estate del 2022, ancora una volta la discarica di Malagrotta è stata invasa dalle fiamme. Secondo le prime informazioni l’area interessata sarebbe quella dell’impianto di trattamento meccanico-biologico TMB1.
A cura di Simona Berterame
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Un vasto incendio è scoppiato nel primo pomeriggio di oggi, 24 dicembre 2023, all'interno dell'ex discarica di Malagrotta a Roma. I vigili del fuoco, che hanno ricevuto l'allarme intorno alle 15.30, sono sul posto con quattro squadre e tredici automezzi per cercare di domare le fiamme. In tutto sono quaranta i pompieri impegnati nelle operazioni di spegnimento. L'area interessata è quella dell'impianto di trattamento meccanico-biologico TMB1 di proprietà della E. Giovi di Manlio Cerroni. Un'alta colonna di fumo nero è visibile a chilometri di distanza. Le foto dei vigili del fuoco mostrano il capannone completamente invaso dalle fiamme e dal fumo. Le testimonianze di molti cittadini che abitano nelle zone circostanti parlano di "aria irrespirabile" e di "fiamme altissime".

Protezione Civile: "Tenere le finestre chiuse"

La Protezione Civile raccomanda "a titolo precauzionale", alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dall'impianto, i seguenti comportamenti: "non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d’aria".

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Vigili del Fuoco: "Temperature all'interno elevatissimo, lavoro di ore o di giorni"

A sovraintendere alle operazioni di spegnimento il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma Adriano De Acutis, che ai microfoni di RaiNews 24 ha spiegato:  "L'intervento è piuttosto importante perché le temperature all'interno sono elevatissime. Quindi dobbiamo intervenire dall'esterno. Per domare l'incendio spero si tratti di ore però purtroppo se l'accumulo del materiale all'interno è vasto potrebbe essere necessario più".

Incendio Tmb Malagrotta: rischio collasso sistema dei rifiuti

Ancora sono da chiarire le origini dell'incendio nell'impianto, l'ipotesi dei vigili del fuoco dopo un primo sopralluogo è che si sia innescato da un silo all'interno del Tmb1. Quel che è certo è che non potrà non avere conseguenze sul già fragile sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella capitale, già in sofferenza in questi giorni di festa. L'impianto Tmb1 è in grado di trattare 600 tonnellate di rifiuti al giorno. Sul posto intanto è giunta l'assessora di Roma Capitale al Ciclo dei Rifiuti Sabina Alfonsi e il dg di Ama Alessandro Filippi, accompagnati anche dai presidenti dei Municipi XII e XI Elio Tomassetti e Gianluca Lanzi. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è in costante contatto con la prefettura e con i vertici dei vigili del fuoco.

Alfonsi: "Individuati sbocchi alternativi"

L'assessora al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, al termine del sopralluogo ha rilasciato una dichiarazione.  "Siamo in attesa di conoscere l'entità dei danni, anche se sembra certo che l'impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti", ha spiegato, "per un totale di 200mila tonnellate anno". Un evento ha chiarito "non privo di conseguenze" sulla raccolta e il conferimento,  peraltro "in un periodo in cui la produzione aumenta".

"Ci siamo immediatamente attivati con l'azienda per minimizzare l'impatto di questo evento, individuando sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni. In corso anche le valutazioni sugli eventuali interventi da adottare per la salvaguardia della salute dei cittadini", ha concluso Alfonsi.

Cgil: "Incendio è un duro colpo per Roma"

“A 18 mesi di distanza si sta alzando nuovamente un’imponente colonna di fumo dall’impianto che accoglie quasi un quarto dei rifiuti romani.”. Lo dicono, in una nota, la Cgil e la Fp Cgil di Roma e del Lazio. “È un altro duro colpo per Roma, che capita proprio sotto le feste durante le quali si verifica un aumento della produzione di rifiuti. Attendiamo di conoscere i danni ma se l'impianto non potrà essere utilizzato rischiamo un impatto devastante sulla raccolta e gestione dei rifiuti. In questo momento la priorità è garantire la tutela della salute delle persone che abitano e lavorano in prossimità dell’impianto. Come Cgil faremo la nostra parte, per il ruolo che ci compete, per gestire e superare questa emergenza ed evitare che si traduca in un peggioramento delle condizioni di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori di Ama.”

Il precedente: un anno e mezzo fa un altro rogo

Il 22 giugno del 2022 un altro vasto incendio interessò gli impianti di Malagrotta. Per giorni nel comune di Fiumicino e in molti quartieri di Roma si sono registrati valori della qualità dell'aria, in particolare di diossina, al di sopra della media. In quel caso il rogo aveva interessato il Tmb2, che dopo l'incendio è stato chiuso: trattava 900 tonnellate di rifiuti al giorno e Roma Capitale dovette trovare in fretta e furia nuovi sbocchi per i propri rifiuti. Oggi Roma non ha più impianti di Trattamento Meccanico Biologico per i rifiuti: nel 2018 un incendio distrusse l'impianto di Ama al Salario, nel 2022 il citato rogo a Malagrotta, poi la chiusura definitiva pochi mesi fa del Tmb di Rocca Cencia, anch'esso di Ama e a sua volta interessato da un incendio nel 2019.

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