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Dentro le ville dei Casamonica: affreschi sul soffitto, bagni con sirene e piscina interna

Lusso e sfarzo nelle tre villette dei Casamonica sequestrate oggi dai carabinieri: ci sono copie di statue greche e romane al lato del cancello d’ingresso, nel salone principale c’è un affresco a soffitto con angeli e bighe alate e ancora una misteriosa piscinetta interna con trampolino. In uno dei bagni dell’abitazione, infine, si può notare una statua di una sirena in porcellana a grandezza naturale.
A cura di Enrico Tata
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I carabinieri di Frascati hanno sgomberato e sequestrato oggi due villette unifamiliari e una villetta bifamiliare dei Casamonica in via Caldopiano a Morena, estrema periferia sud est di Roma. Verranno affidate dal Demanio all'Arma dei carabinieri. Già le immagini girate nel 2018 nelle otto abitazioni abusive sequestrate al clan al Quadraro avevano mostrato arredamenti sfarzosi con affreschi, cavalli, tigri di porcellana, mobili e poltrone con fregi dorati.

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Anche le tre villette confiscate oggi non sono da meno, come dimostrano i video realizzati dai carabinieri: ci sono copie di statue greche e romane al lato del cancello d'ingresso, nel salone principale c'è un affresco a soffitto con angeli e bighe alate e ancora una misteriosa piscinetta interna con trampolino. In uno dei bagni dell'abitazione, infine, si può notare una statua di una sirena in porcellana a grandezza naturale.

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Le villette appartenevano a Gelsomina Di Silvio, condannata nel maxiprocesso ai Casamonica

Le villette erano di proprietà di Gelsomina Di Silvio, detta Silvana, e dei suoi tre figli, Raffaele, Christian e Katiuscia Casamonica. La confisca è stata disposta con una sentenza emessa a dicembre del 2015 a carico della signora Di Silvio, detenuta dal 2018 per simulazione di reato, circonvenzione di incapace, usura e furto. Sempre la signora Di Silvio è stata destinataria in carcere di un'ordinanza di custodia cautelare emessa nell'ambito dell'indagine ‘Gramigna” dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati. Da quella indagine è nato il maxiprocesso che si è concluso a settembre scorso e che ha identificato per la prima volta il clan dei Casamonica come un clan mafioso. Gelsomina Di Silvio, in particolare, è stata condannata a a 11 anni, 1 mese e 10 giorni in primo grado per estorsione aggravata dal metodo mafioso e usura.

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