1.567 CONDIVISIONI
Cimiteri di Roma al collasso

Degrado al cimitero Flaminio: urne rotte, ossa sparse ed escrementi. Impianto sequestrato

Urne rotte, ceneri ed ossa sparse ed escrementi di ratto tra le bare. Questa la grave situazione al cimitero Flaminio-Prima Porta a Roma, dove i carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di parte dell’impianto gestito da Ama. Ora le sepoltura rischiano di subire uno stop.
A cura di Alessia Rabbai
1.567 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Parte dell'impianto cimitero Flaminio-Prima Porta gestito da Ama è stato sequestrato. A dare esecuzione al provvedimento nella mattinata di ieri, giovedì 11 febbraio, i carabinieri di competenza territoriale, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, con il pubblico ministero Antonella Nespola, che sta seguendo da vicino la vicenda. I militari hanno svolto un sopralluogo all'interno dei locali adibiti al deposito temporaneo di bare ed urne cinerarie, in attesa del proprio turno per la cremazione o inumazione. A riportare la notizia Il Messaggero, che descrive una situazione di grave degrado. All'interno dei capannoni sono nascoste urne rotte o aperte, con contenuto sparso, resti ossei e ed escrementi di ratto. Un quadro quello che è stato riscontrato a seguito del quale l'ispettorato del lavoro Flaminio ha comunicato alle agenzie funebri che "motivi tecnico-organizzativi sono sospese le tumulazioni, inumazioni e affidi urne cinerarie sino a nuova comunicazione".

Di Cola: "Stato di abbandono che ci preoccupa"

Sulla vicenda è intervenuto il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola: "Continuano a chiederci cosa stia succedendo al Cimitero Flaminio. Dovrebbero chiederlo ad Ama, sempre ammesso che Ama risponda. Sappiamo che ieri i Nas hanno fatto una ispezione degli ambienti di lavoro e che una sala, a quanto abbiamo saputo quella che contiene le urne, è stata posta sotto sequestro per le ragioni che apprendiamo dai sigilli – spiega – Da mesi denunciamo lo stato in cui versano i Cimiteri Capitolini e la ricaduta pesante sulle condizioni di lavoro, visti gli organici ridotti all'osso e i carichi di lavoro conseguentemente più pesanti, e sui servizi, con i cittadini costretti a subire attese e disservizi. Proprio ieri le rappresentanze aziendali erano in Prefettura per il tentativo di conciliazione, perché il personale è comprensibilmente entrato in stato di agitazione e si è mobilitato contro questa situazione insostenibile. Lo stato di abbandono di un settore così sensibile continua a preoccuparci. Non vediamo risposte all'altezza della situazione".

"Ho seppellito mio fratello tra topi e immondizia"

Il cimitero di Flaminio-Prima Porta versa in una generale e diffusa condizione di degrado già nota da tempo, con cappelle allagate, pavimenti ricoperti da guano e tombe saccheggiate. L'ultima segnalazione a Fanpage.it a fine gennaio, quando Alessio, in visita al padre, ha scoperto che la sua lapide è stata danneggiata. "Il cimitero è in condizioni pietose – racconta mostrando alcuni filmati – non c'è sorveglianza, le luci non funzionano, il manto stradale inesistente in alcune zone, allagamenti continui".

Al cimitero Flaminio limite massimo di 200 cremazioni a settimana

Al cimitero Flaminio-Prima Porta, unico dotato di forno crematorio a Roma città, Ama ha stabilito un limite massimo di 200 cremazioni a settimana, con oltre mille bare accumulate all'interno dei depositi. Un sovraffollamento delle salme che, secondo quanto sostiene Ama sarebbe stato favorito dall'emergenza coronavirus, mentre i sindacati lo attribuiscono alla scarsa manutenzione, alla mancanza di investimenti e di interventi programmati nel tempo.

1.567 CONDIVISIONI
27 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views