Danneggiata la lapide del monumento di Giacomo Matteotti a Roma: caccia ai responsabili

Pessima scoperta quella avvenuta questa mattina sul Lungotevere Arnaldo da Brescia. La lapide in marmo del monumento intitolato a Giacomo Matteotti è stata rinvenuta danneggiata, spezzata in due. Sul posto, non appena allertati, sono arrivati i carabinieri della stazione di Roma Flaminia che hanno immediatamente avviato le indagini. Per cercare di risalire ai responsabili del gesto, i militari hanno subito acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nei paraggi del monumento, oltre a svolgere i rilievi tecnico scientifici del caso.
Le parole di sdegno del sindaco Gualtieri
Non hanno tardato ad arrivare, da sinistra come da destra, parole di condanna del gesto vile avvenuto nella nottata appena trascorsa.
"Il danneggiamento della lapide dedicata alla memoria di Giacomo Matteotti è un gesto vigliacco e inaccettabile. Roma condanna con fermezza questo sfregio alla memoria di uno dei simboli più fulgidi dell’antifascismo e della nostra democrazia. Provvederemo al restauro immediato della targa di Matteotti e confido che le forze dell’ordine possano fare piena luce sull’accaduto per individuarne i responsabili", ha dichiarato non appena appreso dell'accaduto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
La condanna di Morassut e Tajani
"Si tratta dell'ennesimo sfregio nei confronti di una padre della Patria e di un simbolo dell'antifascismo. Nel condannare ancora queste azioni volgari e violente chiediamo al Governo parole di condanna altrettanto ferme", ha dichiarato in una nota il deputato del Partito Democratico Roberto Morassut.
Poco dopo, con una nota condivisa sui social, è arrivato anche il commento del vicepremier ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. "Esprimo sdegno per quanto accaduto quest'oggi al monumento in ricordo di Giacomo Matteotti. Danneggiare la lapide di un italiano caduto per la libertà di tutti noi è un atto grave. Un attacco alla sua memoria che abbiamo l'obbligo di condannare", ha spiegato.
La reazione di Zingaretti e Magi
"Un gesto vigliacco contro chi ha pagato con la vita il coraggio di denunciare il fascismo. Chi oltraggia Matteotti oltraggia la nostra Repubblica", ha aggiunto Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo.
"È un simbolo nazionale, che racconta dell'oppressione fascista e del coraggio di un uomo che ha osato sfidare il regime a costo della vita. Il minimo che la nostra Presidente Meloni possa fare è condannare questo vile atto a un monumento che rappresenta più di altri lo spirito democratico e antifascista degli italiani", ha dichiarato il segretario di Più Europa Riccardo Magi.