Dal Concertone alla Parata, Roma si prepara al Capodanno. Celli: “Un grande palcoscenico per la città”

Roma si prepara ad accogliere il 2026 trasformando le festività di fine anno in un grande palcoscenico a cielo aperto. Tra il Concertone di Capodanno al Circo Massimo, la Rome Parade del primo gennaio e la maratona culturale di Capodarte, la Capitale punta su musica, cultura e partecipazione diffusa. Ne parla a Fanpage.it Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, illustrando un programma di eventi dedicati al divertimento di tutti ma anche alla riflessione.

L'anno nuovo si apre con la Rome Parade, in programma per il primo gennaio con partenza alle 15.30 in viale Adamo Mickievicz e arrivo intorno alle 18.00 in piazza del Popolo. Cosa devono aspettarsi romani e turisti?
È un’occasione per vivere il centro storico con vivacità, grazie alla presenza di band statunitensi e di gruppi folkloristici italiani e stranieri. È un evento molto seguito anche dalle televisioni internazionali. La parata patrocinata da Roma Capitale, perché intende valorizzare sempre di più l’immagine di una città viva e dinamica, capace di attrarre tantissimi stranieri, turisti e naturalmente anche cittadini romani.
Siamo arrivati alla 19ª edizione e questo è uno dei momenti più attesi, insieme al Concertone: appuntamenti in cui Roma si prepara ad accogliere persone da tutto il mondo, soprattutto dagli Stati Uniti e da tutta Italia. È un modo per iniziare l’anno nuovo con allegria ed energia e per offrire, proprio il primo giorno dell’anno, un grande palcoscenico alla nostra città.
Ci sono tantissime band e gruppi che vengono proprio dalla dall'America e la parata sarà arricchita da performance di ogni tipo. Ma ci saranno anche gruppi che vengono da tanti angoli dell'Italia. È molto importante questo connubio fra tradizioni musicali diverse. Sarà bello vivere nella nostra città un momento musicale di grandi dimensioni come è tipico oltreoceano.
La sera prima, invece, ci sarà il concerto di Capodanno al Circo Massimo con una line-up di grande valore. Che evento vi aspettate e a chi è rivolto?
Credo che anche quest’anno Roma sia riuscita a dare un’immagine importante di sé, sia per la fine che per l’inizio dell’anno. Il 31 dicembre, a partire dalle 21:00, festeggeremo insieme ad Alessandra Amoroso, Fabri Fibra e Tananai, artisti che rappresentano il meglio della musica italiana.
Sarà un momento che unirà generazioni diverse e permetterà a tante romane e romani di festeggiare gratuitamente l’arrivo del nuovo anno. Sarà anche una grande prova organizzativa per la città, ma soprattutto un regalo a migliaia di persone: un momento di divertimento ed energia, accessibile anche a chi non potrebbe permetterselo.
In questi giorni c’è anche Capodarte, un'iniziativa culturale diffusa. Di cosa si tratta?
Si tratta di una vera e propria maratona culturale, con oltre 100 eventi diffusi in tutta la città, tutti a ingresso gratuito, in tanti quartieri di Roma. È la quinta edizione e vuole onorare un momento fondamentale di libertà nato dalla lotta di Liberazione dal nazifascismo, che ha posto le basi della nostra democrazia.
Quest’anno Capodarte è dedicato alla celebrazione dell’80º anniversario dell’Assemblea Costituente. È un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura, in coordinamento con le attività legate alla Giornata della Memoria e con l’Assessorato alle Attività Produttive.
Sarà anche un momento di divertimento e riflessione: si ripercorreranno le tappe di questo cammino a partire dal 1946, anno di avvio dei lavori dell’Assemblea Costituente e del primo voto delle donne. Durante gli eventi, in tutti e 15 i municipi, verranno distribuite copie della Costituzione italiana. È una festa, ma anche un’occasione per riflettere sul valore di questa eredità, con il coinvolgimento delle istituzioni, delle associazioni, degli operatori culturali e di molte artiste e artisti.
Pochi giorni dopo la fine dell’anno si chiuderà anche il Giubileo. Qual è il suo bilancio di questo anno giubilare per Roma?
È stato un anno molto importante. Roma ha saputo organizzare con grande forza un momento straordinario per la Capitale, che è stato insieme un’occasione spirituale di fede e un’opportunità di rilancio infrastrutturale.
È stato possibile grazie al lavoro sinergico tra più istituzioni – governo, Regione e Comune – e alla grande capacità organizzativa delle nostre maestranze e dell’amministrazione, sia tecnica che politica. Credo davvero che la città abbia vissuto un anno straordinario, che si concluderà il 6 gennaio con la chiusura della Porta Santa.
Per la chiusura del Giubileo è prevista una celebrazione particolare?
Sarà un momento più pacato, di riflessione e serenità. Un’occasione per fare il punto su quanto è stato realizzato, ma anche per non disperdere le opportunità che questo anno ha offerto. Il metodo giubilare – la collaborazione tra enti e istituzioni – dovrà accompagnarci anche nel futuro.
È stata un’occasione vincente per rafforzare l’efficacia amministrativa e la dignità della città di Roma e dei suoi cittadini: da un grande momento spirituale di fede a un vero metodo di lavoro per il futuro.