Roma Capitale sfratta la Fondazione Falcone
Il 20 luglio, proprio il giorno dopo l'anniversario della strage di via D'Amelio dove persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta, la Fondazione Falcone ha ricevuto una lettera di sfratto da parte di Roma Capitale. L'associazione ha risposto di essere pronta a lasciare i locali in concessione già a settembre, ma ha manifestato perplessità e amarezza per una scelta, a loro dire, discutibile. Stando a quanto riporta l'agenzia Ansa, la sindaca di Roma Virginia Raggi sarebbe intervenuta in prima persona per stoppare questo "pasticcio burocratico" da parte degli uffici del Patrimonio. La concessione dei locali, all'interno di un immobile confiscato alla mafia, è scaduta, ma in realtà il regolamento dovrebbe prevedere un allungamento dei termini di due anni in attesa della pubblicazione del bando per l'assegnazione dell'immobile. Un bando che tra l'altro non è stato ancora pubblicato e tra l'altro allo stesso potrebbe partecipare anche la stessa fondazione intitolata al magistrato assassinato a Capaci dalla mafia e presieduta dalla sorella Maria.
La sede in via dei Gracchi, all'interno di un immobile confiscato alla Banda della Magliana
La Fondazione e Roma Capitale, tra l'altro, hanno collaborato recentemente con un progetto, “Da che parte stare”, realizzato nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, in collaborazione con l’Assessorato Scuola, Sport, Politiche giovani e Partecipazione di Roma e destinato ai ragazzi delle scuole della Capitale. I ragazzi sono stati ospitati nella sede di via dei Gracchi, quartiere Prati, che si trova all'interno di un immobile confiscato alla Banda della Magliana.
