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Covid, D’Amato: “Massimo rigore in zona gialla, prossima volta potremmo essere arancioni”

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha parlato dell’eventualità che il Lazio diventi nei prossimi giorni zona arancione. “In fascia gialla non abbiamo beneficiato, paradossalmente, delle limitazioni che hanno aiutato altre regioni arancioni o rosse”.
A cura di Natascia Grbic
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Alessio D'Amato (La Presse)
Alessio D'Amato (La Presse)
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Il Lazio rimane nella zona gialla. Con un Rt a 0,98%, non saranno disposte ulteriori restrizioni, nonostante il numero dei contagi in aumento e il raddoppio dei focolai domestici. Questo non vuol dire che la situazione sia però rosea: secondo quanto dichiarato dall'assessore regionale alla Sanità, stando sempre in zona gialla il Lazio non ha potuto beneficiare delle limitazioni più ferree imposte nelle zone arancioni o rosse. In un'intervista rilasciata a Il Messaggero, spiega come "va sottolineato il fatto che il Lazio è l’unica delle grandi regioni ad essere rimasta sempre gialla. È un buon risultato, ma vorrei che fosse chiaro che non è un liberi tutti, visto che oggi siamo gialli, ma la prossima volta potremmo già essere arancioni". L'indice Rt, infatti, è molto vicino a 1ed è molto probabile che nei prossimi giorni continui ad aumentare. Nonostante questo, spiega l'assessore, il sistema ospedaliero sta tenendo e sul fronte dei ricoveri la situazione è sotto controllo.

Dopo le feste raddoppiati i focolai

L'aumento dei contagi è dovuto anche alle appena passate feste di Natale, con i focolai domestici raddoppiati e un positivo al coronavirus ogni 75 persone. "Sono raddoppiati i focolai in ambito familiare nell’ultima settimana – continua D'Amato – Vediamo i primi effetti delle feste e del Natale. Altro dato che ci deve imporre enorme cautela è l’aumento del tasso di positivi sul numero di tamponi effettuati. In sintesi: questo giallo non è un liberi tutti, ma paradossalmente ci impone ancora più rigore, più attenzione. Essendo rimasti sempre in fascia gialla non abbiamo beneficiato, paradossalmente, delle limitazioni che hanno aiutato altre regioni arancioni o rosse".

Le scuole riaprono il 18: "Prossime settimane importanti"

Non sono previste per ora ulteriori misure restrittive, anche se l'apertura delle scuole è stata rimandata al 18 gennaio proprio per evitare un'eventuale terza ondata. Una decisione arrivata dopo uno scontro durissimo all'interno del Governo (che voleva riaprire le scuole domani) e che alla fine la Regione Lazio ha deciso di non rispettare, rimandando l'apertura al 18. Ma anche in questo caso, non è escluso un nuovo rinvio "anche sulla base del rigore dei comportamenti dopo le feste. Se non si rispetteranno le regole che ci sono la mia risposta è no, non sarà sufficiente perché andremo verso un peggioramento. Le prossime due o tre settimane sono molto importanti".

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