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Cosa sappiamo sugli incendi fra Fiumicino e Roma: sono dolosi, trovati i punti di innesco

A poche ore dalla messa in sicurezza della zona colpita dagli incendi, a ridosso del centro abitato di Parco Leonardo, l’ipotesi dolosa sembra essere confermata: trovati i punti di innesco nell’area, fra cui una bottiglia incendiaria.
A cura di Beatrice Tominic
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La bottiglia incendiaria utilizzata come punto di innesco in via della Arti a Fiumicino.
La bottiglia incendiaria utilizzata come punto di innesco in via della Arti a Fiumicino.

Incendi dolosi. Ci sarebbe la mano di qualcuno dietro ai vasti incendi che nella giornata di ieri, mercoledì 9 luglio 2025 (e forse non solo) stanno interessando la zona di Fiumicino, a ridosso del centro abitato di Parco Leonardo.

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco per spegnere le fiamme e i vigili urbani per gestire la viabilità, a seguito della chiusura della complanare che porta in A91 oltre che la sospensione della circolazione ferroviaria, anche gli agenti della polizia che, una volta estinti i roghi, si sono messi immediatamente ad indagare per cercare di ricostruire l'accaduto e comprendere le cause del rogo. Nel corso degli accertamenti i poliziotti della Locale di Fiumicino sono già riusciti a trovare dei punti di innesco, fra cui una bottiglia incendiaria in via delle Arti, che si trova ancora adesso sotto sequestro.

L'innesco trovato dalla polizia

L'ipotesi che potesse trattarsi di incendi dolosi è emersa già nei giorni scorsi, a seguito dei primi incendi che hanno riguardato la zona di Fiumicino al confine con il territorio del comune di Roma. Dopo il vasto rogo di domenica scorsa in via della Magliana che ha portato al blocco della linea ferroviaria Roma-Fiumicino, ieri sono scoppiati due incendi al confine fra i due territori. Il primo, nella zona più a nord, all'altezza di via Boccea e via dell'Arrone. Il secondo, qualche ora dopo, nella zona di Parco Leonardo, a ridosso del centro abitato e dei centri commerciali, sulla via Portuense.

È qui che si sono concentrate soprattutto le ricerche degli agenti della polizia locale di Fiumicino che, nel corso del loro sopralluogo di fronte alla sede della Sda, hanno rinvenuto un punto di innesco, una specie di bottiglia di plastica riempita con liquido infiammabile.

La reazione del sindaco del comune di Fiumicino Mario Baccini

Non appena scattato l'allarme per l'incendio, sono subito arrivati i soccorsi. Sul luogo del rogo sono immediatamente arrivati i Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, della Polizia Locale, dei Carabinieri e della Polizia di Stato che hanno messo in sicurezza la zona, in seguito posta sotto sequestro. Una volta appreso del ritrovamento del punto di innesco, che conferma quanto gli abitanti della zona riuniti del Comitato di Quartiere Parco Leonardo lamentavano da quasi un mese, non è tardato ad arrivare il commento del sindaco di Fiumicino Mario Baccini.

L’intervento della Polizia Locale di Fiumicino che ha ritrovato il punto di innesco.
L’intervento della Polizia Locale di Fiumicino che ha ritrovato il punto di innesco.

"Non si tratta di episodi isolati, ma di una vera e propria strategia criminale – ha fatto sapere il primo cittadino – Confido nell’azione dell’autorità giudiziaria affinché venga fatta piena luce su questi episodi e i responsabili siano perseguiti secondo la legge. Ringrazio la nostra Polizia Locale che ha accertato elementi decisivi per comprendere la natura dell’incendio e tutte le forze intervenute a tutela dei cittadini e del nostro territorio", ha poi concluso.

La reazione del Comitato di Quartiere: "Appello d'emergenza al sindaco: è l'ottavo incendio in poche settimane"

A seguito del ritrovamento del punto di innesco, comunicato dall'amministrazione di Fiumicino stessa, sono stati gli abitanti della zona a inoltrare un appello al sindaco.

"Siamo di fronte all’ottavo incendio in poche settimane. Una situazione che non possiamo più definire emergenza temporanea, ma una vera e propria crisi ambientale e di sicurezza pubblica – esordiscono – Un altro rogo, un altro blocco dei treni e delle strade, un’altra giornata di paura, fumo e disagi. I cittadini sono stanchi di contare incendi invece che giorni di normalità".

L’incendio ripreso da una residente (video in apertura) a Parco Leonarco.
L’incendio ripreso da una residente (video in apertura) a Parco Leonarco.

E forniscono, con il Comitato di Quartiere Parco Leonardo, dei "numeri che non possono essere ignorati". Fanno riferimento ai tre incendi sulla  Via Portuense, che hanno colpito la pista ciclabile, il maneggio, l’agrinido e che quasi la pompa di benzina; i due roghi su Via Giulio Romano, con sterpaglie e rifiuti bruciati, treni bloccati e l’area dove dovrebbe nascere l’asilo trasformata in una discarica a cielo aperto; l'incendio in Via Corona Boreale, che ha interessato anche il deposito Paoletti Ecologia; quello presso l’impianto di compostaggio di Via della Muratella, nel territorio di Roma, con settimane di fumi tossici e nocivi senza un sistema di monitoraggio dell’aria ARPA fisso e infine, quello in Via delle Arti, area che "da mesi chiediamo di bonificare e di affidare alla Misericordia per un progetto di riqualificazione sociale".

E poi, ringraziando tutta la macchina dei soccorsi che ogni volta si attiva per la loro sicurezza, concludono: "I cittadini ricorderanno ciò che è stato fatto, o non fatto, in questo momento così delicato. Sindaco, tocca a voi adesso. Non vi chiediamo miracoli. Vi chiediamo serietà, azioni concrete e rispetto. La salute, la sicurezza e la dignità dei cittadini non possono aspettare oltre".

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