253 CONDIVISIONI

Cinghiali a Roma, la donna aggredita a Balduina: “Il mio cane Ettore mi ha protetto con una zampata”

È stato Ettore, molosso di 8 anni, a proteggere la 44enne di Balduina che due sere fa ha incontrato un branco di 8 cinghiali. “Mi hanno spinto e sono caduta a terra. Ettore mi ha protetto e ha tirato una zampata.” Nel frattempo nella capitale è stato varato il piano anti-cinghiali.
A cura di Beatrice Tominic
253 CONDIVISIONI
Foto da Facebook
Foto da Facebook

È successo nella notte fra domenica primo e lunedì 2 maggio, quando, fra le 23 e la mezzanotte, una donna che era uscita per fare una passeggiata con il suo cane è stata colpita e travolta da un branco di 8 cinghiali. La donna, Marta Santangelo, una psicologa di 44 anni che risiede a Roma nord nel quartiere della Balduina, come si legge in un articolo de il Messaggero, ha descritto la vicenda: era uscita insieme al suo cane per la passeggiata serale e, nel frattempo, aveva anche deciso di approfittarne per buttare via la spazzatura. Proprio mentre la stava smistando davanti ai cassonetti, in via Anneo Lucano, è saltato fuori il branco di cinghiali, 8 in totale, fra cui due adulti e sei cuccioli.

Cade a terra, colpita dal cinghiale

Come ha raccontato la 44enne, infatti, i cinghiali sono arrivati in brevissimo tempo: "All’improvviso sono sbucati da dietro i cassonetti. Non mi ero accorta della loro presenza anche perché c’era poca luce – ha spiegato – Mi sono subito allarmata e con me, anche il mio Ettore che avvertendo il pericolo ha iniziato ad abbaiare e ad agitarsi", ha continuato, facendo riferimento al suo cane, un molosso di 8 anni. "Poi la situazione è precipitata: uno dei cinghiali adulti mi ha caricata, si è avvicinato e così ho perso l’equilibrio e sono finita a terra."

Il cane Ettore l'ha protetta e salvata

I cinghiali, avendola vista, l'hanno spintonata e fatta cadere a terra: è in quel momento che Ettore, il suo cane, l'ha aiutata. "Mi sono guardata intorno ma non c’era nessuno, solo Ettore che ha quel punto si è fatto avanti – ha raccontato, infatti, la donna – Quando Ettore mi ha vista a terra, mi ha protetta da quel cinghiale. Ha abbaiato e con una zampata lo ha allontanato." La paura, però, è stata e resta ancora molta: "È stato terribile, ancora adesso mentre ripercorro quei pochi istanti, sono sopraffatta dalla paura. Il mio cucciolo mi ha salvata."

I soccorsi

Quando si è rialzata, la donna ha visto in lontananza i fari di un'automobile, ha chiesto aiuto ed è stata prontamente soccorsa: la donna, insieme al suo cane, è stata portata al comando dei carabinieri di Trionfale. La mattina successiva, infine, si è subito recata al pronto soccorso: "Per fortuna non ho riportato gravi lesioni. Solo qualche graffio e nelle prossime ore sporgerò denuncia – ha detto, spiegando che si presenterà portando con sé il referto medico – Ciò che mi preoccupa è il prossimo futuro. In questa zona da mesi segnaliamo la presenza dei cinghiali che sono sempre più pericolosi. Con me, non hanno esitato ad avvicinarsi."

Il ringraziamento per l'epilogo non può che andare al suo cane: "Sono stata molto fortunata perché c’era il mio Ettore che mi ha fatto da scudo e mi ha difesa. Ma qualcun altro potrebbe essere meno fortunato."

Piano anti cinghiali a Roma

Sono sempre di più i cinghiali che si aggirano nei territori della capitale. Proprio per questa ragione, è stato organizzato un Tavolo Tecnico per trovare delle soluzioni per quello che sta diventando, almeno nella città di Roma, un vero e proprio problema: dopo studio e analisi, infine, è stato varato il piano. Il progetto pilota è già stato avviato nel XIV Municipio e la prima fase si è già conclusa. Il primo passo, infatti, è una mappatura dei varchi e dei corridoi che gli ungulati utilizzano per muoversi e attraversare i vari quartieri della capitale. Una volta ottenute queste informazioni, sarà possibile chiudere i varchi posizionando delle speciali reti Keller interrate.

Le dichiarazioni dell'assessora all'Ambiente

"Le mappature sono molto utili per gli interventi mirati di AMA sulla pulizia delle postazioni dei cassonetti vicine alle zone di passaggio dei cinghiali e per il loro eventuale riposizionamento", ha dichiarato l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi. Ma soprattutto la decisione di chiudere i varchi è la misura meno invasiva per la vita dei cinghiali: "La chiusura dei varchi consente di evitare misure che non siamo favorevoli ad adottare a cominciare dagli interventi di teleanestesia, e di limitare le eventuali operazioni di cattura attraverso il posizionamento di gabbie per poter riportare gli ungulati nelle riserve."

Come aveva già dichiarato nel corso dell'intervista rilasciata per Fanpage.it, infine, è prevista anche una campagna informativa rivolta a cittadini e cittadine della città di Roma.

253 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views