71 CONDIVISIONI

Chiede foto hard in cambio di lavoro, poi minaccia vittime: “Pagami o ti faccio ammazzare di botte”

Le vittime del truffatore seriale avevano tutte le stesse caratteristiche: sceglieva le donne, soprattutto le madri single che avevano bisogno di lavorare. Dopo aver conquistato la loro fiducia chiedeva foto in cambio di un contratto: e da lì iniziava l’incubo, con estorsioni da migliaia di euro. Se le donne non volevano pagare minacciava di pubblicare le immagini o di farle pestare da picchiatori di sua conoscenza.
A cura di Natascia Grbic
71 CONDIVISIONI
Immagine

"Buongiorno, sono il dottor Siniscalco, ho visto la tua inserzione di ricerca lavoro. Ti offro un contratto di lavoro regolare, ben retribuito e con alcuni bonus speciali’". Iniziavano sempre così i messaggi inviati da M.V., truffatore classe 1984, alle sue vittime. Un modus operandi preciso, ben collaudato e che aveva sempre la stessa tipologia di ‘preda': donne, la maggior parte madri single, con problemi economici, e alla disperata ricerca di un lavoro per sbarcare il lunario. Fingendosi un imprenditore, M.V glielo offriva, carpiva la loro fiducia, e dopo averle adescate chiedeva – al fine di firmare il contratto – foto e video intimi. Le sue vittime, che volevano a tutti i costi il lavoro e che vedevano in lui la loro salvezza, gliele mandavano. Ed è così che l'incubo iniziava.

Una volta ottenuto il materiale, l'uomo cominciava a ricattare le vittime. Diceva loro che se non gli avessero dato dei soldi avrebbe diffuso tutto online, che avrebbe organizzato spedizioni punitive per picchiare loro, i genitori, i figli. Inizialmente chiedeva dai 20 ai 100 euro, poi le richieste di denaro si facevano sempre più esose, fino ad arrivare a migliaia di euro sborsati in pochi mesi. Dalle indagini è emerso che avrebbe costretto alcune di loro ad avere rapporti sessuali con persone di sua conoscenza. La pressione e il terrore delle vittime erano tali che alcune di loro si erano indebitate, altre avevano pensato di ricorrere a gesti estremi e farla finita. Ma per lui è finita quando una donna è andata a denunciarlo al commissariato Sant'Ippolito di Roma.

L'uomo è stato identificato in poco tempo dagli agenti della Polizia di Stato. È emerso che era ricercato in tutta Italia dal 2019 per reati dalla stessa natura, ma si era reso irreperibile e non era stato ancora catturato. Il 37enne era convinto di essere imprendibile: tant'è che molte della sue vittime hanno confermato che le invitava a denunciarlo, dicendo che però non sarebbe servito a nulla, perché tanto nessuno sapeva dove si trovava. Una sicurezza un po' troppo labile, dato che è stato trovato poco dopo in un appartamento del centro di Salerno. E così, all'alba del 24 aprile, gli agenti del commissariato Sant'Ippolito sono andati a bussare alla sua porta per arrestarlo. Sempre a Salerno è stata individuata anche un'altra vittima, terrorizzata da lui e che da mesi viveva in uno stato di profonda angoscia. Anche lei lo ha denunciato: in sette mesi le aveva fatto sborsare oltre 14mila euro.

Sarebbero oltre quindici le donne cadute nella sua trappola: gli investigatori sono però convinti che ce ne siano molte di più. Non solo: è emerso che in passato era stato capace di vendere falsi biglietti di Sanremo, oltre ad affittare case inesistenti. Come faceva a non farsi prendere? Aveva sempre le valigie pronte accanto alla porta per darsi alla macchia, viveva solo dei soldi ottenuti dai reati e non abitava con nessuno. Arrestato, è stato portato nel carcere di Fuorni. La sua compagna, che in quel momento si trovava con lui, è stata denunciata per concorso in estorsione.

71 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views