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Capezzone e Fratelli d’Italia alla Sapienza: polizia manganella gli studenti

Chiusa la facoltà di Scienze Politiche a Sapienza, dove erano attesi Capezzone e Roscani (FdI) per una conferenza sul “capitalismo buono”: arrivata la polizia contro gli studenti dei collettivi.
A cura di Beatrice Tominic
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Chiusa la facoltà di Scienze Politiche all'università di Roma La Sapienza. In mattinata erano attesi Capezzone  e Fabio Roscani, deputato di Fratelli d'Italia e presidente di Gioventù Nazionale per una conferenza  sul "capitalismo buono". Adesso di fronte all'ingresso del dipartimento, si trovano studenti, dei collettivi e non solo, in protesta. Sul posto sono arrivati anche alcuni agenti della polizia che stanno facendo scudo contro ragazzi e ragazze, armati di manganelli. Due i ragazzi fermati: uno di loro era ferito, perdeva sangue dalla testa.

La protesta degli studenti e il corteo verso il rettorato

"Siamo qui oggi per contestare una conferenza organizzata da Azione Universitaria, a cui sono stati invitati Daniele Capezzone e soprattutto Fabio Roscani, deputato di Fratelli d'Italia: siamo qui per dire che l'università non è la passerella dei partiti: sebbene sia al governo, sappiamo bene che Fratelli d'Italia porta ideologie fasciste – dichiara una studente intervenuta durante la protesta – Hanno rinominato i ministeri. Hanno creato il Ministero dell'Istruzione e del Merito, quando noi sappiamo molto bene che il merito è un'invenzione di un sistema che punta a far sentire in colpa noi se non riusciamo a laurearci, come se fosse colpa nostra. È il sistema universitario, invece,  inadeguato e va rinnovato. Serve a far sentire in colpa chi non riesce a laurearsi in tempo, perché magari lavora e non ha una famiglia alle spalle che riesce a pagare i suoi studi e la sua vita. Chi riesce ci riesce, invece, viene esaltato", ha aggiunto.

"Fratelli d'Italia odia le donne, le soggettività libere, i migranti. E odia i poveri. È razzista ed è fascista. Azione Universitaria può pensare di pulirsi la faccia da tutto questo, ma noi sappiamo chi sono veramente. E non li faremo passare", ha poi concluso prima di partire in corteo verso il Rettorato. Con le un paio di centinaia di persone. E fra le mani uno striscione: "Fuori i fascisti dalla Sapienza. Antifascismo è anticapitalismo".

Arrivati sotto al rettorato, gli e le studenti hanno cominciato ad urlare cori in direzione degli uffici, chiedendo di avere un confronto con la rettrice, Antonella Polimeni. La rettrice, che si è rifiutata di scendere nelle strade della città universitaria, si è però detta disposta a ricevere due degli studenti in protesta.

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La replica di Sapienza

Sui disordini di questa mattina si sono espressi anche dall'università La Sapienza, luogo degli scontri: "L'associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, come quotidianamente avviene ad opera di tante altre associazioni studentesche, con la partecipazione di docenti e di alcuni esponenti politici e giornalisti – hanno scritto nella nota – Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno, il Dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva".

Poi le parole della rettrice, Antonella Polimeni: "L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee".

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