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Bimbo di 7 anni morto di Covid a Frosinone: domani l’ultimo saluto a Nicolò

La chiesa di Mola Bisleti ad Alatri ospiterà il funerale di Nicolò, il bimbo di sette anni morto di Covid a Frosinone. Amici, parenti e conoscenti si stringeranno ai genitori per l’ultimo saluto.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Il funerale di Nicolò, il bimbo di sette anni morto per Covid, verrà celebrato venerdì 22 luglio a partire dalle ore 17, nella chiesa di Mola Bisleti. Alatri è in lutto per la scomparsa improvvisa del piccolo e la comunità si è stretta al dolore del famiglia. Domani amici, parenti e conoscenti, ma anche semplici cittadini del Comune ciociaro in segno di vicinanza alla famiglia parteciperanno alle esequie per dare l'ultimo saluto al bambino.

Indagati otto medici e infermieri dell'ospedale Spaziani

Per la morte di Nicolò la Procura della Repubblica di Frosinone ha aperto un'inchiesta, per ricostruire il quadro della vicenda e ha iscritto nel registro degli indagati i nomi di otto persone, tra medici e infermieri di turno dell'ospedale Fabrizio Spaziani, dove il bimbo è deceduto. Un atto dovuto, per permettere lo svolgimento delle indagini. Sulla salma come disposto dal magistrato è stata svolta l'autopsia al Policlinico Agostino Gemelli e ha ricevuto il nulla osta per essere riconsegnata alla famiglia. Si attendono i risultati, che chiariranno le cause che hanno provocato il decesso e che aiuteranno gli investigatori a far luce sul caso. Gli agenti della Squadra Mobile hanno sequestrato la cartella clinica.

Nicolò morto per una crisi respiratoria

I drammatici fatti risalgono al 15 luglio scorso, Nicolò è arrivato al pronto sococrso e, sottoposto a tampone, è risultato positivo al coronavirus. Con il passare del tempo le sue condizioni di salute sono progressivamente peggiorate, il quadro clinico si è aggravato e il bambino è deceduto a seguito di una grave crisi respiratoria. Subito dopo i genitori hanno sporto denuncia, sostenendo che, nonostante lo avessero richiesto, nessuna ambulanza è intervenuta per trasportarlo in un ospedale più attrezzato. La direzione sanitaria della Asl ha svolto un audit interno all'ospedale, dal quale è emerso che il bambino era troppo grave per essere trasportato a Roma, perché non poteva essere stabilizzato e trasferito con l'eliambulanza.

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