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Bimbo caduto dall’auto, l’associazione sulla sicurezza stradale: “Assicuratevi sempre di chiudere le portiere”

Fanpage.it ha intervistato Davide Tartaro dell’associazione italiana dei professionisti per la sicurezza stradale per chiedere quali sono le accortezze per evitare che si verifichino fatti come quelli accaduti nel Viterbese. Un bimbo è grave dopo essere caduto dall’auto in corsa di sua mamma.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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La notizia del bambino di un anno e mezzo caduto dall'auto in corsa lungo la strada provinciale che da Corchiano porta a Viterbo è uno dei fatti di cronaca dell'estate che riguardano la sicurezza stradale. Una mamma era con i suoi due figli in auto, la portiera si è aperta inavvertitamente e il più piccolo è scivolato giù, battendo la testa. Il bimbo si trova ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, è grave con un trauma cranico e una frattura dell'osso orbicolare, ma fortunatamente non rischia di morire. Fanpage.it ha contattato l'associazione italiana dei professionisti per la sicurezza stradale, per capire a cosa fare attenzione affinché episodi come quello accaduto nel Viterbese non si verifichino. L'associazione ha spiegato che da fatti come questi è importante partire per aumentare la cultura della sicurezza stradale. Decessi e feriti sulle strade italiane si registrano purtroppo quotidianamente. Il bilancio sulle strade ogni anno è di più di tremila decessi di oltre 230mila feriti, alcuni dei quali riportano disabilità permanenti.

"Premesso che in questo momento difficile e di commozione per i recenti eventi e con l’obbligo di aspettare l’esito delle indagini per risalire alle cause effettive degli incidenti stradali che ieri hanno coinvolto bambini, è doveroso essere cauti e rispettosi di tutte le persone direttamente coinvolte. Nonostante ciò, possiamo esprimere alcune considerazioni generali partendo proprio dalle prime notizie – spiega l'ingegnere Davide Tartaro di Aipss – Sulle autovetture è presente il blocco portiera auto per bambini, è un dispositivo sempre presente. Su vetture di recente immatricolazione sono presenti sensori per tutti i passeggeri, anteriori e posteriori, che allertano con un segnale sonoro e con segnale luminoso sul cruscotto il conducente qualora la cintura non sia allacciata".

Un altro fatto di cronaca che riguarda la sicurezza stradale ma dall'esito purtroppo tragico è avvenuto ieri pomeriggio a Catanzaro, dove un furgone in manovra ha investito e ucciso un bambino di due anni, mentre giocava nel quartiere Janò. "I sensori e le videocamere di retromarcia erano presenti? – continua Tartaro – La manovra era consentita in quella area e la stessa area era segnalata come area a rischio per i pedoni? Si pensi a tutti gli eventi similari che si verificano nelle aree di parcheggio dei centri commerciali o delle aree di rifornimento autostradali. Queste aree presentano adeguata segnaletica orizzontale e verticale per proteggere i pedoni in aree solo a loro riservate?".

"La sicurezza stradale non è assicurata esclusivamente dal comportamento corretto del conducente; è importante una corretta progettazione e gestione della strada, avere veicoli con dispositivi adeguati di protezione sia per gli occupanti sia per l’utente vulnerabile della strada come pedoni e ciclisti. Nell’incidente stradale è giusto risalire alle cause per identificare la responsabilità civile e penale, ma per aumentare la sensibilità e la cultura della sicurezza stradale è importante anche riguardare l’incidente stradale come un evento dove il conducente, il veicolo e l’infrastruttura interagiscono fra loro e spesso intervengono insieme e sono quindi una concausa dell’evento".

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