Bimba muore soffocata da un wurstel a 5 anni, ma poteva essere salvata. Il pm: “Errore medico”

Quella che si è consumata nel dicembre del 2018 poteva non essere una tragedia. A pochi giorni dal giorno di Natale del 2018, una bambina di 5 anni è morta soffocata dal würstel di un rustico che la piccola stava mangiando. Secondo il pm Vincenzo Barba, però, la bimba poteva essere salvata: secondo quanto sostiene, si sarebbe trattato di un errore medico e sarebbe bastato utilizzare uno strumento specifico, in dotazione nell'automedica, per salvarla.
Il pm ha sostenuto nel capo d'imputazione che il medico e l'infermiere giunti sul posto per soccorrere la piccina avrebbero dovuto utilizzare la pinza di Magill, una specie di forbice con un'estremità curva apposita per disostruire le vie aree. Ma i due non l'hanno fatto, nonostante l'evidenza del problema respiratorio della bambina che, al contrario, si sarebbe potuta salvare. Per questa ragione i due, adesso, sono finiti a processo con l'accusa di omicidio colposo. La prima udienza è fissata davanti alla giudice Antonella Bencivinni per il prossimo settembre, nella giornata del 14.
La vicenda
La piccola si trovava insieme ai suoi genitori e alla sorella minore, una bimba di 2 anni, nel centro commerciale di Porte di Roma dove, fra una compera e una vetrina, alle piccole è venuta fame: i genitori le portano in un bar. Lì, le bimbe hanno mangiato dei rustici con i würstel ma la più piccola non riesce a finire i suoi, che vengono conservati e portati via. Al termine della giornata, i quattro fanno rientro a casa e, proprio mentre il papà sta parcheggiando l'automobile vicino alla loro abitazione a Fidene, quartiere nel quadrante nord di Roma, la bambina di 5 anni mangia uno dei rustici avanzati dalla sorella, ma inizia a tossire.
Il soffocamento e i soccorsi
Come ha spiegato in seguito agli inquirenti il papà della piccina, la bambina ha iniziato a rantolare e a non respirare: "Ha iniziato a tossire poi è diventata violacea". In soccorso dei due genitori è arrivato un ragazzo, che ha chiamato per primo il 118. Poco dopo, anche la mamma delle piccole ha composto lo stesso numero, richiedendo la necessità di un intervento urgente a causa del soffocamento della figlia. Ma i medici che sono arrivati non sono riusciti a salvarla. Il medico, specializzato in ginecologia e psichiatria, ha effettuato un massaggio cardiaco sulla piccola, azione che per la procura si è rivelata inutile e controproducente. Poi la bimba viene portata di urgenza al vicino Sant'Andrea dove viene liberata dal pezzo di würstel che le ostruiva la gola, ma ormai è rimasta senza respirare per troppo tempo: trasportata nuovamente al policlinico Gemelli, è deceduta dopo due giorni, il 19 dicembre 2018.