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Assalto alla Cgil, due nuove condanne con rito abbreviato e un patteggiamento: pene dai 4 a 7 anni

Emesse due nuove condanne e un patteggiamento per l’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021.
A cura di Beatrice Tominic
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Una delle immagini dell'assalto alla sede della Cgil a Roma
Una delle immagini dell'assalto alla sede della Cgil a Roma

Emesse due nuove condanne e un patteggiamento per l'assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021 durante una manifestazione per protestare contro il green pass. Le nuove condanne, emesse oggi dal Tribunale di Roma, sono arrivate alla fine di un processo con rito abbreviato in cui sono stati contestati i reati di devastazione e saccheggio in concorso.

La prima, quella più consistente, ha raggiunto Claudio Toia, legato agli ambienti ultras juventini e considerato vicino a Forza Nuova ed è di sette anni e due mesi. L'altra persona condannata, invece, è Mirko Passerini, condannato a cinque anni e mezzo. Quattro anni e mezzo, invece, per Emiliano Esperto che ha scelto la via del patteggiamento.

Le condanne per l'assalto della Cgil

Meno di dieci giorni fa, sono state emesse le tre ultime condanne dai 4 ai 6 anni, ai danni di altre tre persone, tutte con rito abbreviato. Al termine del processo, il gup ha emesso una condanna a sei anni per il genovese no green pass Andrea Savaia, già raggiunto dai domiciliari e 4 per i romani Maurizio Ciocca e Daniel De Filippis, l'ultimo già con obbligo di firma. Per loro i reati contestati sono stati quello di devastazione, mentre per Savaia si è aggiunto anche quello di resistenza a pubblico ufficiale.

Prima di loro, a partire dal luglio del 2022, sono state condannate altre persone che hanno partecipato all'assalto alla sede del sindacato. Roberto Fiore e Giuliano Castellino, immortalati nelle immagini dell'assalto, sono tornati liberi in attesa di processo con rito ordinario nel luglio del 2022. Condannato invece anche Nicola Franzoni, leader no vax che si è sempre schierato apertamente contro le misure di contenimento covid sui suoi social network.

Nessuna matrice fascista secondo la giudice

Nell'udienza del 30 novembre, è intervenuto anche Maurizio Landini che ha ricordato di aver trovato, al suo arrivo, verso mezzanotte, un quadro di devastazione. Nello stesso giorno, sono arrivate le motivazioni della sentenza per i primi 6 imputati con rito abbreviato: secondo la giudice non ci sarebbe alcuna matrice fascista dietro all'assalto del 9 ottobre.

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