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Anziani picchiati e legati al letto in casa di riposo: patteggiano 5 operatori, uno chiede rito abbreviato

Nella Rsa di Latera, in provincia di Viterbo, gli anziani venivano maltrattati e minacciati. Sei operatori accusati di violenze: cinque patteggiano, uno chiede il rito abbreviato per violenza sessuale.
A cura di Francesco Esposito
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Un frame ripreso dalle telecamere all’interno della struttura
Un frame ripreso dalle telecamere all’interno della struttura

Una casa di riposo trasformata in un luogo di tortura, dove gli anziani venivano picchiati, minacciati, legati al letto e anche violentati. Questo quanto emerso dall'inchiesta giudiziaria su Villa Daniela, struttura nel Comune di Latera, un piccolo centro in provincia di Viterbo. Le violenze di sei operatori sociosanitari sono venute alla luce nel gennaio scorso. Ieri 5 novembre, dopo mesi di misure cautelari, gli indagati per maltrattamenti aggravati hanno optato per riti alternativi.

Cinque di loro hanno patteggiato pene dai 2 anni e 4 mesi ai 3 anni e 8 mesi da scontare, qualora l'accordo fra la difesa e il pubblico ministero Flavio Serracchiani dovesse essere accettata dal giudice, tramite lavori di pubblica utilità. Ha scelto il rito abbreviato M. T., l'uomo accusato anche di violenza sessuale su una donna anziana.

Le indagini partite dalla denuncia di ex lavoratori

Le indagini, portate avanti dai carabinieri e coordinate dal procuratore Paolo Auriemma e dal sostituto procuratore Flavio Serracchiani, sono scattate nella primavera del 2024. Alcuni ex operatori della struttura si sono rivolti alle autorità per denunciare gli abusi compiuti da loro vecchi colleghi. I militari sono quindi entrati nella struttura e, travestiti da operai, hanno installato delle videocamere nella struttura. Non solo botte, ma anche violenze psicologiche definibili anche come torture. È quello che si vede e si sente nelle registrazioni.

"Zitta o ti ammazzo", le minacce agli anziani ospiti

"Vuoi morire? Allora zitta, perché la prossima volta ti ammazzo", diceva un operatore ad una donna legata al letto e immobilizzata per 24 ore. Era stata legata anche la donna vittima degli abusi di M.T.. Inoltre, gli ospiti venivano spesso lasciati senza mangiare ed erano in stato di malnutrizione. Oppure venivano imbottiti di farmaci ansiolitici.

Ventuno gli anziani individuati come parti offese. Alcuni sono deceduti, mentre i familiari di nove delle vittime hanno dichiarato che si costituiranno parte civile, così come la struttura Villa Daniela, che ha subito rimosso e sostituito gli operatori indagati.

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