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Investita all’asilo a 16 mesi, i genitori assenti all’udienza: “Dicono che è colpa di nostra figlia”

La difesa chiede l’assoluzione totale: “Quanto accaduto era imprevedibile”. Replicano i genitori: “Solo cose già sentite”.
A cura di Beatrice Tominic
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La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.
La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.

Non si sono presentati oggi in aula i genitori di Lavinia, la piccola investita nell'asilo a Velletri nel 2018, quando aveva appena 16 mesi. Oggi era il turno della difesa, a parlare l'avvocata della maestra a cui era stata affidata la piccola quando è stata investita nel cortile di scuola e della donna che l'ha investita. "Abbiamo scelto di non essere presenti in aula per risparmiarci la replica di cose già sentite nelle precedenti udienze – spiega a Fanpage.it Massimo, il papà di Lavinia – E cioè che quello che è accaduto a Lavinia era imprevedibile".

Per quanto accaduto alla piccola, nella scorsa udienza il pm ha chiesto una condanna a due anni per la maestra e ad uno per la donna che l'ha investita con la condizionale. Ma oggi la difesa nella sua requisitoria ne ha chiesto la totale assoluzione in nome dell'imprevedibilità dell'accaduto.

"Sostanzialmente la colpa è di nostra figlia che si è sottratta al controllo della maestra e che dunque le imputate vanno assolte perché non hanno responsabilità – continua il papà della bimba – Adesso aspettiamo con fiducia il 22 gennaio dove ci saranno le ultime repliche e speriamo la sentenza".

L'udienza di oggi

Non soltanto la richiesta di assoluzione. Nel corso della requisitoria di questo pomeriggio al tribunale di Velletri, durata circa un'ora e mezza, la difesa ha nuovamente ricusato il giudice in Cassazione che si esprimerà sul punto il 10 gennaio 2024, dopo la bocciatura della Corte di Appello nelle settimane scorse. Spetta alla Cassazione prendere l'ultima decisione. Nel caso in cui la causa sia rigettata, si arriverà direttamente all'udienza del 22 gennaio per le contro repliche e la presumibile sentenza. Ma se la Cassazione dovesse invece accogliere la tesi della difesa, i tempi del processo si allungherebbero in maniera indefinita. Il rischio di prescrizione sarebbe fortissimo.

I genitori di Lavinia: "Vogliamo giustizia"

Nel frattempo qualche giorno fa sulla vicenda si è esposta anche la Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Monica Sansoni, che ha incontrato Lavinia e i suoi genitori, si è informata sulle sue condizioni di salute e sul genere di assistenza che riceve da parte della Regione Lazio. La Asl copre soltanto 12 ore, anche se avrebbe bisogno di cure infermieristiche 24 ore su 24. "Vogliamo giustizia per noi e soprattutto per Lavinia, avevano affermato più volte i genitori della piccola a Fanpage.it – È stato un percorso faticoso, ma nonostante questo non mi ha portato ad odiare nessuno".

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