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Nuovo rinvio nel processo sull’incidente di Lavinia, investita all’asilo: “Ormai ci aspettiamo di tutto”

Il presidente di Tribunale ha rifiutato l’astensione della giudice: proprio mentre sembrava che il processo potesse continuare, i legali della maestra hanno avanzato un’istanza di ricusazione nei suoi confronti. Potrebbe trattarsi dell’ennesimo rinvio.
A cura di Beatrice Tominic
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La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.
La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.

Il presidente del tribunale di Velletri ha respinto l'istanza di astensione della giudice che nell'ultima udienza sul caso di Lavinia, la bimba di 16 mesi travolta e uccisa da un'auto mentre si trovava all'asilo nel 2018. La giudice aveva deciso di non decidere sulla messa alla prova richiesta dalla maestra.

"È successo ciò che speravamo – è stata la prima reazione Cristina Spagnolo – Il procedimento a carico delle imputate resterà unico". L'appuntamento in aula è stato rinnovato per lunedì prossimo: attesa la discussione sull'istanza di ricusazione che la difesa della maestra ha avanzato.

"Ormai ci aspettiamo di tutto, purtroppo. Probabilmente mirano alla possibilità che il processo possa cadere in prescrizione – dicono dalla famiglia della piccola – Noi vogliamo arrivare nel più breve tempo possibile ad una sentenza, lo dobbiamo a Lavinia. Ciò che è certo, oltre qualsiasi responsabilità che sarà accertata dalla giudice, hanno dimostrato di non avere né cuore né umanità".

L'udienza di oggi

In aula, nel pomeriggio di oggi, è stata letta un'ordinanza di poche righe. Secondo il presidente del tribunale di Velletri non sussistono le ragioni di convenienza ipotizzate dalla giudice indicate come motivo dell'astensione. Come ha già precisato in precedenza a Fanpage.it l'avvocata Spagnolo, l'importante a questo punto è "raggiungere una sentenza, qualunque essa sia".

Non appena appresa la decisione del presidente del Tribunale, la difesa della maestra che ha investito la bambina ha avanzato richiesta di ricusazione nei confronti della stessa giudice. Lo scenario che si apre nella prossima udienza è teso. La difesa, con la ricusazione, ha chiesto la sostituzione del giudice. "Ci confronteremo in aula lunedì prossimo sulla istanza di ricusazione formulata dalla maestra: evidentemente non ha accettato il provvedimento del presidente del tribunale", ha spiegato l'avvocata.

Le reazioni dei genitori

"Siamo contenti che la giudice possa decidere sull'ammissibilità della richiesta di messa alla prova della maestra. Ora però serve una sentenza per scongiurare il rischio prescrizione", ha dichiarato la mamma della piccola.

"Dopo l'assurdo tentativo di dimostrare che è stata Lavinia a sottrarsi al controllo della maestra e non viceversa, dopo il vergognoso euro di risarcimento proposto, dopo aver fatto venire in aula a parlare un'amica dell'imputata che siamo stati costretti a denunciare per falsa testimonianza, dopo la proposta della maestra di venire a fare da ‘infermiera' a Lavinia, ci aspettiamo di tutto", ha aggiunto il papà di Lavinia.

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