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Amatrice, travolge e uccide un anziano con il trattore: condannato un allevatore

Un allevatore del Reatino è stato condannato in primo grado a un anno e dieci mesi di reclusione con pena sospesa. Avrebbe travolto e ucciso un anziano, mentre attraversava la Salaria ad Amatrice.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Un anno e dieci mesi con pena sospesa è la condanna in primo grado per un allevatore del Reatino. Il giudice monocratico del Tribunale di Rieti Alessio Marinelli, come riporta Il Messaggero, ha emesso il verdetto nei confronti dell'imputato. Il reato per il quale è stato condannato è di omicidio stradale, mentre per l'omissione di soccorso è arrivata l'assoluzione con formula piena.

Vittima dell'incidente mortale è l'ottantaduenne Gabriele Cavezzi, che l'imputato ha travolto e ucciso con il trattore, mentre attraversava la strada. È assistito dagli avvocati difensori Marco Arcangeli e Anna Cecilia Pariboni, i quali attendono che vengano depositate le motivazioni per ricorrere in Appello. Il pubblico ministero Rocco Gustavo Maruotti aveva chiesto una condanna a tre anni e sei mesi.

Gabriele investito e morto per un trauma cranico

Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine i drammatici fatti che hanno portato alla scomparsa di Gabriele risalgono al 27 marzo 2018, quando l'anziano si trovava in strada lungo via Salaria nel Comune di Amatrice, verso Ascoli. Lungo quel tratto in quel momento stava transitando anche l'imputato, alla guida del suo trattore, che lo ha investito, uccidendolo. Gabriele è morto praticamente sul colpo, a causa delle gravi ferite e traumi riportati nell'impatto con il mezzo agricolo. Il suo cadavere è stato rinvenuto lungo la strada vicino al cimitero della frazione Scai.

A dare l'allarme sono stati gli automobilisti di passaggioa, che hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, segnalando la presenza del corpo. Dall'autopsia condotta sulla salma è emerso che il decesso è sopraggiunto per un "trauma cranico compressivo da schiacciamento". Nonostante l'intervento dei soccorsi in ambulanza, non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Poi le indagini dei carabinieri, il rinvio a giudizio e l'inizio del processo.

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