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Alessia Sbal è stata uccisa, la terribile verità in una chiamata al 112: “Fermo, mi vieni addosso”

In una telefonata al 112 le ultime parole di Alessia Sbal che inchiodano l’autista del tir: avrebbe ucciso deliberatamente la donna sul Grande Raccordo Anulare.
A cura di Enrico Tata
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"Non l'ho vista, mi è comparsa davanti all'improvviso", si è giustificato l'autista del tir che ha travolto Alessia Sbal sul Grande Raccordo Anulare. E invece la verità potrebbe essere un'altra, terribile. A provarlo ci sarebbero tre telefonate della donna al 112, riportate oggi sul quotidiano La Repubblica. Nelle registrazioni ci sono probabilmente le ultime parole di Alessia: "Dove vai? Fermati, fermati, non mi venire addosso". Un gesto deliberato, quindi. L'autista avrebbe ingranato la marcia consapevole delle conseguenze e avrebbe travolto la 40enne sulla corsia d'emergenza. Non un errore, ma un omicidio volontario, di cui il conducente del mezzo pesante è già stato accusato.

Alessia Sbal, travolta e uccisa da un tir sul Gra

Alessia Sbal è stata travolta e uccisa sul Grande Raccordo Anulare di Roma all'altezza dello svincolo per via Boccea. Era al telefono con un'amica, poco prima delle 20.40 di domenica scorsa. "Mi sta tagliando la strada, ma che fa? Mi è venuto addosso, devo attaccare", le ultime parole della donna prima di chiudere la conversazione. Secondo un testimone, il tir non si è fermato, ma la donna non si è persa d'animo, ha rimesso in moto la sua panda, ha rincorso il mezzo pesante e ha costretto il conducente a riattaccare. Poi è scesa dalla sua vettura, ha chiamato il 112, per tre volte. L'ipotesi è che l'autista l'abbia presa in pieno, deliberatamente, prima di tentare di far perdere le sue tracce.

Nella chiamata al 112 l'accusa all'autista: "Fermati, non mi venire addosso"

La prima chiamata al 112 dura 23 secondi, la seconda, in arrivo dal 112, un minuto. Alla terza, Alessia Sbal non ha risposto. Nella seconda chiamata del 112 si sentirebbe quella frase: "Dove vai? Fermati, non mi venire addosso". L'ipotesi è che il conducente sia risalito a bordo, sia ripartito e abbia investito la 40enne. Le indagini sono tuttora in corso, ma a conferma delle ipotesi c'è il fatto che l'autista, un 47enne incensurato, sia stato arrestato per omicidio stradale oltre che per fuga e omissione di soccorso.

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