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Alessia quasi strangolata da un ragazzo a Villa Gordiani: “Voleva la catenina, mi urlava ‘ti ammazzo'”

Il racconto di Alessia, residente a Villa Gordiani e vittima di un’aggressione avvenuta all’alba vicino alle case popolari di via San Giusto. “Pensavo di morire, quel ragazzo mi ha strappato la catenina di poco valore che avevo al collo ed è fuggito con un complice”.
A cura di Simona Berterame
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Alessia sta uscendo di casa per andare a lavoro come tutte le mattine. La donna, impiegata in una ditta di pulizie, percorre il parcheggio delle case popolari di fronte a via San Giusto (zona Villa Gordiani) per raggiungere la sua automobile quando nota un ragazzo molto giovane a pochi passi dalla sua vettura. Qualche metro più in là un altro giovane la osserva mentre è in sella al suo motorino. Alessia continua a camminare e afferra dalla borsa le chiavi dirigendosi spedita verso l'automobile.

L'aggressione

Tutto è accaduto in una manciata di secondi all'alba di lunedì 15 settembre. Mentre Alessia era a pochi centimetri dalla sua autovettura, il ragazzo a piedi si è avventato su di lei stringendole le mani al collo. "Se urli ti ammazzo" è l'unica frase che ricorda di aver sentito pronunciare. "Non mi sono neanche resa conto, tutto ad un tratto mi mancava il respiro e il volto del ragazzo era a pochi centimetri da me – ci racconta oggi Alessia – mi sentivo soffocare e pensavo che mi avrebbe uccisa, sono sincera. Avevo una collanina al collo di poco valore, lui ad un tratto l'ha strappata e poi è corso via dall'altro ragazzo e insieme sono fuggiti in motorino". L'aggressione e il furto si sono consumati in pochissimo tempo e ancora adesso ci sono dei punti che non tornano ad Alessia. "Avevo un trilogy e la fede al dito, la borsa con dentro il portafoglio, per non parlare dell'automobile che avevo appena aperto. Perché tutta quella violenza per poi afferrare solo una collana del valore di pochi spicci?" si chiede la donna.

Lo sfogo e la paura

Alessia ha deciso poi di sfogarsi con un post sul gruppo Facebook di "Villa Gordiani", mostrando un paio di foto con i segni dell'aggressione subita. Tantissimi i messaggi di solidarietà arrivati sotto al suo messaggio e anche in privato. "Io vivo qui da quando sono nata – racconta Alessia – ci conosciamo tutti e infatti posso affermare con certezza che quel ragazzo non è di queste parti. Siamo tutti esasperati, poche ore dopo la mia aggressione un'altra donna è stata scippata sempre in zona. La situazione sta diventando insostenibile".

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