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Acqua rossa nel Lago di Bracciano: allarme alga tossica, ma gli esperti rassicurano

Allarme alga tossica nel Lago di Bracciano alle porte di Roma, dopo lo scatto di una cittadina, che ha immortalato l’acqua tinta di rosso sul lungolago Argenti alle porte di Roma. Ma l’Ente Parco rassicura che non si tratta di Planktothrix rubescens. L’esperto spiega i danni che potrebbe provocare all’ecosistema.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Stefania Loi
Foto di Stefania Loi

L'acqua del Lago di Bracciano si tinge di rosso e il fenomeno, per la prima volta nel bacino della provincia a Nord di Roma, fa scattare l'allarme alga tossica. Le foto scattate da una cittadina risalgono alla mattinata di ieri, domenica 10 gennaio e immortalano la riva del lungolago Argenti, nel Comune di Bracciano. Le piccole onde che, sospinte dal vento e dalla corrente, si infrangono sulla battigia sembrano la scena di un film dell'orrore: di un rosso che, a vederlo dalle immagini, fa tremare gli esperti qualora dovesse trattarsi di Planktothrix rubescens, un alga batterio che comprometterebbe la salute dell'ecosistema con danni purtroppo irreversibili. Le foto del ‘lago rosso' hanno fatto il giro dei social network e sul caso, a tranquillizzare gli animi dei residenti che tengono alta l'attenzione i danni provocati dalle captazioni di Acea degli anni passati, è intervenuto il Parco di Bracciano e Martignano.

"Nessun allarme non è l'alga tossica"

Contattato da Fanpage.it il direttore dell'Ente Parco Daniele Badaloni ha chiarito che: "Non si può parlare di Planktothrix rubescens, perché si tratta di una presenza limitata del fenomeno, che nel giro di un'ora è scomparso". Il direttore del Parco ha spiegato che: "Arrivataci la segnalazione abbiamo verificato con guardia parco e polizia locale su posto: effettivamente l'acqua era rossa, tuttavia senza presentare mucillagine, ma tempo di attivarci per prendere il materiale per il prelievo ed è tornata limpida". Di stamattina il monitoraggio lungo l'intera costa del lago a seguito del quale, da quanto si apprende, non sono state riscontrate anomalie. "I controlli proseguiranno nei prossimi giorni e, qualora sarà necessario, segnaleremo all'Arpa" rassicura.

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Cosa ha fatto diventare rossa l'acqua del Lago di Bracciano

Abbiamo chiesto al direttore del Parco di Bracciano e Martignano cosa, allora, se non un'alga, sia all'origine dell'acqua rossa sul bagnasciuga del lago. "Non lo sappiamo con certezza – ha spiegato – le ipotesi che mi vengono in mente possono essere uno sversamento doloso di vernici o altri materiali, oppure l'arrivo di sostanze tramite l'acqua portata dai fossi a causa del maltempo e delle piogge abbondanti".

"L'alga rossa potrebbe distruggere l'ecosistema del Lago di Bracciano"

Non si tratta dunque di Planktothrix rubescens, ma, qualora lo fosse stato, abbiamo chiesto a Mattia Azzella, esperto di Ecologia, tra i massimi studiosi e conoscitori del Lago di Bracciano, cosa avrebbe comportato la sua presenza. "Quest'alga sarebbe un campanello di allarme per lo stato di salute del lago. Significherebbe che qualcosa si è compromesso nell’ecosistema lacustre – spiega – Planktothrix rubescens è infatti una cianoficea (un batterio coloniale filamentoso che vive in acqua dolce ndr), che aumenta a dismisura nei casi in cui l'acqua presenti una grande quantità di nutrienti. Un processo, riscontrabile ad esempio nel Lago Albano. Se dovessero presentarsi fioriture algali al lago di Bracciano, potrebbero essere i primi indicatori di fenomeni di eutrofizzazione, che comportano l'aumento di nitrati e fosfati nell’acqua e la diminuzione di ossigeno, con la conseguente moria di alghe e pesci, un processo difficilmente reversibile".

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