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Rivolta in Egitto, il cortometraggio sugli scontri infiamma Youtube

Impazza su Youtube un montaggio video degli scontri in Egitto. Una colonna sonora incalzante fa da sottofondo musicale alle immagini della rivolta, il piccolo cortometraggio è già un cult per la maestria con cui audio e video si combinano insieme.
A cura di Alessio Viscardi
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Scontri in Egitto

Impazza su Youtube un montaggio video degli scontri in Egitto. Una colonna sonora incalzante fa da sottofondo musicale alle immagini della rivolta, il piccolo cortometraggio è già un cult per la maestria con cui audio e video si combinano insieme. L'autore del montaggio è Tamer Shaaban, la sua opera ha già totalizzato oltre duecentomila visualizzazioni ed il contatore cresce costantemente. Così anche la tensione in strada, oltre 50 mila manifestanti hanno violato stanotte il coprifuoco e l'esercito ha aperto il fuoco lasciando a terra tre morti. I decessi dall'inizio delle proteste contro il regime di Mubarak arrivano così a 100, si diffondono come un'epidemia disordini e saccheggi. Assaltate le carceri, i detenuti hanno ucciso diverse guardie e sono fuggiti con le loro armi. Tutti i centri commerciali e le banche del paese sono prese d'assalto dalla folla inferocita. In assedio le zone residenziali e ricche di Il Cairo, dove anche i musei vengono sciacallati: mummie di Faraoni decapitate, statue egizie irrimediabilmente danneggiate e monili depredati il pesante bilancio delle ultime giornate di protesta.

L'arrivo dell'esercito nei presidi e nelle strade ha smorzato un po' le tensioni, anche se la visione dei carrarmati nei posti di blocco ha fatto temere una violenta repressione. La Polizia è scomparsa dalle strade ed il coprifuoco è stato anticipato di tre ore rispetto ai giorni precedenti. Notizie di stampa affermano che la moglie e due figli del presidente Mubarak avrebbero lasciato l'Egitto per trovare asilo a Londa. Il generale e ministro Ahmed Shafik ha il compito di designare un nuovo governo, anche se questo rimpasto non trova il favore del popolo che chiede l'esilio per lo stesso Mubarak.

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