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Ritrovato cadavere quasi scheletrico: è della pittrice scomparsa Renata Rapposelli?

Una ciocca di capelli bionda attaccata al cranio fa pensare che il cadavere possa davvero essere quello della pittrice per la cui scomparsa sono indagati marito e figlio.
A cura di Giorgio Scura
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TOLENTINO (MACERATA) – Si rafforza l'ipotesi che il cadavere di donna in avanzato stato di decomposizione trovato nelle campagne di Tolentino possa essere della pittrice anconetana Renata Rapposelli, 64 anni. La donna è scomparsa dal 9 ottobre dopo una visita all'ex marito e al figlio a Giulianova (Teramo), che sono indagati dalla procura di Ancona per omicidio.

Durante l'esame cadaverico, condotto dal medico legale Antonio Tombolini, è stata trovata una ciocca di capelli di colore chiaro attaccata al cranio. All'esame dei carabinieri (in questo caso la Procura di Macerata sta procedendo contro ignoti per occultamento o distruzione di cadavere) anche alcuni oggetti personali rinvenuti nel fango che avvolgeva il corpo, in buona parte ridotto allo stato scheletrico, in particolare una croce a forma di tau e un orologio.

Secondo le prime informazioni, il cadavere sarebbe di una donna dalla pelle chiara e giovane. Una definizione generica – fanno notare alcune fonti investigative – che significa che la vittima non era una bambina o un'adolescente, né una donna molto anziana. Il medico legale non ha ancora fissato la data per l'autopsia perché intende completare l'esame cadaverico che risulta molto complesso. Sono stati prelevati campioni di tessuti per l'esame del Dna e altri accertamenti. Al momento gli oggetti non sono stati ufficialmente riconosciuti.

Per la certezza assoluta, però, bisognerà aspettare gli esami del Dna  che il sostituto procuratore della Repubblica di Macerata, Enrico Riccioni disporrà domani mattina. Il cadavere è rimasto per molti giorni (della donna non si avevano più notizie dal 9 ottobre scorso) esposto alle intemperie e in balia di animali selvatici.

Il corpo è stato ritrovato da un muratore venerdì alle 17 – scrive il resto del Carlino – ; si era fermato lì per una sosta, ma si era insospettito per la puzza fortissima che veniva dalla scarpata: ha controllato se ci fosse qualcosa, ha visto una mano spuntare tra i rovi e ha chiamato subito i carabinieri. Per evitare che, muovendosi al buio sulla scarpata molto ripida e piena di rovi, si potesse compromettere la scena del crimine, il recupero è stato fatto ieri mattina presto dai militari del Nucleo investigativo di Macerata e del Nucleo operativo e radiomobile di Tolentino, con l’aiuto dei vigili del fuoco. Il corpo, in pessime condizioni, è stato poi portato all’obitorio di Macerata dove il medico legale Antonio Tombolini ha fatto una prima analisi. Da questo controllo preliminare, è emerso che la donna potrebbe essere morta da circa un mese. Sebbene i lineamenti del viso non esistano più e resti poco anche dei vestiti, gli inquirenti sembrano piuttosto sicuri del fatto che si tratti di Renata Rapposelli. Anche una collana con una grossa Tau di legno, la croce di San Francesco, dimostrerebbe che si tratta della pittrice, che a quanto sembra ne indossava una proprio così prima di scomparire nel nulla. Altri riscontri si dovranno fare sull’orologio e altri elementi, scampati alla devastazione fatta dagli agenti atmosferici sui resti della donna. Non è stata recuperata invece la borsa, né il cellulare, ma non è detto che si trovino dove è stato lasciato il cadavere.

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