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Rimini, stretta sulla prostituzione: multe per i clienti, previsto anche l’arresto

Un’ordinanza del sindaco di Rimini Andrea Gnassi (Pd) contro la prostituzione per le vie della città prevede anche multe fino a 206 euro e l’arresto fino a tre mesi per i clienti. Il capoluogo romagnolo segue l’esempio del comune di Firenze.
A cura di Stefano Rizzuti
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Poco più di due mesi fa era toccato al sindaco di Firenze Dario Nardella emanare un’ordinanza contro la prostituzione per le strade della sua città. Ora il primo cittadino del Pd è stato imitato da un suo collega, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. E non a caso il primo a celebrare l’iniziativa di Gnassi è proprio Nardella che su Twitter rivendica il suo ruolo di apripista: “Non possiamo restare inermi di fronte a questo fenomeno”. L’ordinanza “contingibile ed urgente per prevenire e contrastare lo sfruttamento della prostituzione sulla pubblica via” riguarda alcune vie del capoluogo romagnolo e prevede dure sanzioni per chi la infrange.

Proprio come a Firenze, anche a Rimini la violazione della norma sarà perseguita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. Il sindaco, secondo quanto si legge nell’atto emesso e pubblicato sull’albo pretorio del comune, “ordina che a decorrere dal 11 dicembre 2017 e fino al 30 aprile 2018, al fine di prevenire e contrastare l’insorgere ed il perdurare del fenomeno criminoso dello sfruttamento della prostituzione, e della tratta di persone” è vietato “porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento”.

Le motivazioni dell’ordinanza

L’ordinanza emessa dal sindaco prende in considerazione la situazione della città di Rimini e la “prostituzione su strada nel territorio comunale”, parlando della diffusione del fenomeno che “in alcune aree della città desta vivissima preoccupazione ed allarme nella collettività, pregiudicando oggettivamente e fortemente le condizioni di vivibilità dei cittadini”. Secondo quanto si legge ancora, “tale forma di occupazione della strada e dei marciapiedi è effettivamente imposta in modo prepotente alla collettività”.

Il sindaco sottolinea poi gli aspetti negativi comportati dalla diffusione della prostituzione: “Grida e schiamazzi, aggressioni verbali o fisiche, rumori provocati da frenate e ripartenze delle automobili dei clienti, con le portiere d’auto chiuse con forza ed il conseguente rumore durante la notte, sporcizia a terra”. L’ordinanza sottolinea ancora come il fenomeno si presenti con “particolare intensità in alcune vie” e fornisce alcuni dati rispetto a quello che viene definito come un “incremento del fenomeno”: “Dal 2015 ad oggi risultano iscritti 47 ipotesi di reato per sfruttamento della prostituzione che coinvolgono 166 soggetti indagati”.

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