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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, a quali famiglie andrà l’assegno da 780 euro al mese

Il reddito di cittadinanza verrà erogato sulla base del reddito Isee delle famiglie italiane. I calcoli effettuati dal Sole 24 Ore mostrano che a beneficiarne, sulla base dei redditi del 2016, saranno soprattutto le famiglie del Sud Italia. L’incidenza più alta si registra nelle province di Crotone, Napoli e Palermo. Le prime 34 province per incidenza sono tutte del Sud o delle Isole.
A cura di Stefano Rizzuti
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La retorica del governo e del Movimento 5 Stelle ha provato più volte a smentire la possibilità che la maggior parte delle risorse previste per il reddito di cittadinanza vadano al Sud Italia. Eppure i dati analizzati finora sembrano dire l’esatto contrario. A dimostrarlo è anche il Sole 24 Ore che ha preso in esame i redditi Isee delle famiglie nelle varie province italiane. E ciò che ne viene fuori non è un dato confortante per l'esecutivo: sotto la soglia prevista dal reddito (9.360 euro annui) si trovano soprattutto famiglie del Mezzogiorno. Calcolando quante famiglie per ogni provincia sono sotto questa cifra, ne viene fuori una classifica dominata dal Sud: i primi 34 posti sono occupati da province del Mezzogiorno o delle Isole. A Crotone, per esempio, più di una famiglia su quattro ha un Isee inferiore alla soglia stabilita per il reddito di cittadinanza (siamo al 27,9%).

A Napoli, Palermo e Caltanissetta avrebbe diritto all’assegno una famiglia su cinque. All’opposto, a Bolzano sarebbe solo una famiglia su 40. A Belluno e Sondrio una su 30. I calcoli del Sole si basano sui dati dell’Isee presentato nel 2016, considerando il limite posto dal M5s di 9.360 euro annui. Le prime dieci province per incidenza sono: Crotone, Napoli, Palermo, Caltanissetta, Medio Campidano, Catanzaro, Catania, Caserta, Barletta, Reggio Calabria. La prima non del Sud è Latina, 35esima in graduatoria. Sulla base del numero assoluto di famiglie sotto questa soglia, invece, i dati cambiano ma a incidere è il numero di abitanti delle grandi città: in testa troviamo Napoli, poi Roma e Milano. Le province in cui l’incidenza è minore sono tutte del Nord e del Centro. Vale questo discorso per le ultime 68 posizioni (su 110). Balzano ha il tasso più basso (2,3%), seguita da Sondrio e Belluno (3,3%). Milano è al 6,7%, Roma all’8,7%.

Per quanto riguarda il dato del Sud c’è un elemento da considerare: sono di più i proprietari di una casa, con conseguente riduzione dell'assegno. Tenendo in considerazione anche questo aspetto, il Sole calcola che su 100 famiglie totali in Italia, ad accedere al reddito sarebbero 48,6% tra Sud e Isole, 19% al Centro e 32,4% al Nord. Un dato che trova conferma nel report pubblicato da Svimez pochi giorni fa, secondo cui il 63% delle risorse verrà investito al Sud.

L’incidenza per regione e l’importo dell’assegno

L’analisi del Sole 24 Ore prende in considerazione anche l’incidenza sulle famiglie per regione: il dato più alto è quello riguardante Campania, Calabria e Sicilia, che si attestano più o meno tra il 17% e il 18%. Subito dietro troviamo Sardegna, Puglia e Basilicata. Al contrario, incidenza minore si registra in Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia. Sulla base dei calcoli effettuati dal giornale economico, sul totale di 9 miliardi stanziati, la media dell’assegno sarà di 293,85 euro mensili per famiglia. Meno dell’importo medio del Reddito di Inclusione attualmente in vigore (305 euro) che è però rivolto a una platea nettamente inferiore.

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