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Processo Mills: Berlusconi si presenta per la prima volta in aula

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi s’è presentato in aula per l’odierna udienza del processo Mills, in cui è accusato di corruzione in atti giudiziari. E’ la prima volta che il Cavaliere è presente a un’udienza di questo processo.
A cura di Alfonso Biondi
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Processo Mills

C'è sempre una prima volta ed oggi per Silvio Berlusconi è arrivata. Il Cavaliere, infatti, non si era mai presentato alle udienze del processo Mills, ma oggi ha deciso di fare un'eccezione. Berlusconi è arrivato a Palazzo di Giustizia a Milano a bordo di un'auto blu e ha messo piede in aula qualche minuto prima delle 10. Ovviamente sono state prese tutte le misure di sicurezza che il caso richiede: agenti ovunque, vie d'accesso al tribunale transennate, controlli rigorosi all'interno della cittadella giudiziaria milanese. Per l'occasione, l'udienza si tiene nell'aula della prima Corte d'Assise, la più ampia di tutto l'edificio.

La presenza di Berlusconi ha fatto sì che i giudici revocassero la contumacia, dichiarata quando l'imputato disertò la prima udienza. In aula è previsto il controesame della consulente della procura Gabriella Tersicla. Nel cosiddetto processo Mills Berlusconi deve rispondere dell'accusa di corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa, l'imputato avrebbe corrotto l'avvocato inglese David Mills perché fornisse ai magistrati testimonianze reticenti in processi a carico dello stesso Berlusconi. La presunta tangente versata al legale inglese ammonterebbe a 600mila euro.

Come al solito fuori dal Palazzo di giustizia si sono "fronteggiati" i sostenitori dei pubblici ministeri e quelli dell'imputato. Ad attendere Berlusconi c'era una manciata di fan, in tutto una decina, decisi a schierarsi a fianco del proprio leader nella violentissima guerra contro i pm che sta inscenando nelle ultime ore. I contestatori del Cavaliere, anche loro presenti in numero abbastanza esiguo, hanno sfoderato slogan e striscioni inneggianti ai pm, su uno dei quali si leggeva "Grazie ai magistrati e alla polizia giudiziaria per averci protetto dalle Br e da tanti altri pericoli anche a prezzo della vita".

Il riferimento, ovviamente, vuole essere una sorta di risposta ai manifesti "Via le Br dalle procure" coi quali Roberto Lassini tappezzò Milano. I supporter dei pm hanno anche messo in bella vista le gigantografie dei giudici Emilio Alessandrini e Guido Galli e dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, nomi che oggi saranno nel Giorno della memoria delle vittime del terrorismo.

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